Confcommercio Vicenza ha consegnato all’Amministrazione Comunale, nel corso di una conferenza stampa tenutasi il 3 febbraio in Associazione, il Piano di Marketing Urbano 2020 - Rigenerare il commercio per rigenerare la città. Si tratta di uno studio le cui linee guida sono state illustrate negli interventi del presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca e di Marco Leoni, amministratore delegato di Iscom Group, la società specializzata in consulenza e ricerca nel terziario di mercato che ha redatto il Piano di Marketing. Per il Comune di Vicenza era presente alla conferenza stampa Silvio Giovine, assessore con deleghe al commercio e attività produttive, turismo, valorizzazione del centro storico, mentre per Confcommercio Vicenza sono intervenuti anche il presidente della delegazione di Vicenza Nicola Piccolo e il Direttore Ernesto Boschiero.
Il Piano di Marketing Urbano della città di Vicenza contiene un’analisi dei settori commercio e turismo, compresa un’indagine customer rivolta ai cittadini ed una che ha coinvolto gli operatori commerciali. Il Piano è integrato dal documento “Linee guida di intervento urbanistico”, che contiene una serie di osservazioni e di proposte avanzate da Confcommercio Vicenza. Il lavoro intende essere un punto di partenza per un confronto con il Comune ed altri stakeholders, al fine di sviluppare azioni condivise a supporto del settore distributivo e a beneficio del contesto urbano.
“Confcommercio Vicenza ha finanziato questo progetto perché il commercio vive nella città, ne è per certi versi l’anima, e da sempre recita un ruolo fondamentale nella comunità socio-economica cittadina”, ha evidenziato in apertura il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca, ricordando come nei precedenti Piani del 1997 e 2003 l’Associazione suggerì, con lungimiranza, la necessità di valorizzare il ruolo attrattivo della Basilica Palladiana, anche attraverso la proposta di grandi mostre.
“Questo ha innescato una fase nuova dell’economia della città – ha aggiunto - che oggi ha una consolidata vocazione turistica di cui beneficia, per osmosi, anche il commercio cittadino”. Rimangono però delle problematiche, per certi versi “antiche” ma irrisolte, che sono state evidenziate dal Piano, sulle quali il presidente di Confcommercio Vicenza ha voluto subito porre l’accento. Innanzitutto quella dell’accessibilità e in particolare dei parcheggi: “Qualcosa è stato fatto – ha detto – ma rimangono sul tappeto questioni come quelle del raddoppio del Park Fogazzaro e soprattutto della soluzione definitiva per il Park santa Corona, parzialmente utile ma per certi versi indecoroso, per il quale urge trovare una risposta efficace”.
Ma è anche sugli aspetti urbanistici che il presidente Rebecca ha voluto soffermarsi in particolare, perchè “c’è una evidente connessione tra sviluppo commerciale e urbanistica”. Da qui l’analisi di sei criticità da risolvere contenute nelle “Linee guida di intervento urbanistico” consegnate all’Amministrazione. Nel cuore della città “fari puntati” attorno alla Basilica, con, anche qui, i nodi irrisolti di piazza Erbe, piazza Biade (con contrà Catena), poi il settore nord del centro storico con corso Fogazzaro e san Biagio. E guardando appena fuori l’area ex ferrotramvie e la cittadella degli studi.
“Nel 2014 lanciammo il concorso “Nuove Idee per Piazza delle Erbe” – ha ricordato il presidente Rebecca, passando in rassegna le varie problematiche - per superare il problema del collegamento della piazza con il loggiato della Basilica mediante una struttura non invasiva, capace di invitare il turista a scendere con uno “scivolo” privo di gradini. Lo scopo era di connettere le due piazze prevedendo l’uscita del pubblico delle grandi mostre nell’area retrostante della Basilica. È necessario riprendere quell’idea – ha continuato il presidente Rebecca - e predisporre una soluzione ad un problema fermo da troppo tempo, contribuendo a rivitalizzare la piazza e a dare al turista la possibilità di godere della veduta da sotto della Basilica, nonché di ampliare la visita della città a ponte San Paolo, con lo scenario del fiume, e a ponte san Michele”.
Restando attorno alla Basilica il presidente Rebecca si è soffermato su Corte dei Bissari, “che oggi è un brutto “cavedio” e che invece può essere trasformato in un’opportunità per far scoprire ai turisti l’area archeologica, la Torre del Tormento, attrezzando questo spazio anche come un “fuori mostra” per la promozione della città”.
Su Corso Fogazzaro il presidente di Confcommercio Vicenza ha sottolineato la necessità di dare organicità al programma di eventi e di assicurare un collegamento con Park Fogazzaro per farne un passaggio obbligato.
Lo studio ha preso in considerazione anche la necessaria riqualificazione di piazza Biade, segnalando la necessità di ridare una funzione a questo spazio, ad esempio pensando ad un Hotel o ad un ristorante al posto degli uffici del Comune, valutando al contempo lo spostamento di questi ultimi nel complesso delle ex carceri di San Biagio.
Uscendo dal cuore cittadino, l’analisi di Confcommercio Vicenza si è soffermata sull’area ex ferrotramvie: riqualificarla è, secondo l’Associazione, una grande occasione per cambiare il volto della città perché intervenire qui avrebbe ricadute positive su corso S. Felice e Fortunato, via D’Annunzio, la Ferrovia e Campo Marzo. Tra le proposte avanzate al Comune, quella di utilizzare il sedime dismesso dell’ex FTV come corridoio infrastrutturale di connessione tra il quartiere fieristico e la stazione ferroviaria, utilissimo per un percorso riservato ai mezzi pubblici, eventualmente integrato da una ciclabile.
Un focus anche sulla Cittadella degli studi, dove ogni giorno transitano tremila studenti e centinaia di operatori: per Confcommercio Vicenza bisogna ripensarla in modo “unitario ed integrato” per trasformarla in un polo di maggiore importanza, anche integrandola con una serie di servizi fruibili da chi vive la zona (dalla mensa ristorazione alla creazione di luoghi di svago e incontro).
Una delle novità del Piano di Marketing 2020 è stato anche lo “sguardo” allargato ai quartieri, oltre che al centro storico (sono 26 le aree di continuità commerciale individuate dal piano in tutta la città): si tratta, anche qui di zone alle quali prestare particolare attenzione per una futura progettualità.
Infine per l’Associazione è necessario risolvere la questione dei così detti “contenitori vuoti”, cui conferire nuove funzionalità direzionali e culturali e tra questi priorità alle ex carceri in contrà san Biagio, a contrà Porta Nuova con l’ex caserma Sasso, al complesso di san Rocco.
Oltre alle proposte di intervento urbanistico, il Piano di Marketing Urbano ha permesso di scattare la “fotografia” commerciale della città, ed è stato Marco Leoni, di Iscom Group ad illustrarne sinteticamente i contenuti. Il cuore commerciale del centro presenta un tessuto distributivo molto ricco, con esercizi di varie tipologie e dimensione; in questo senso il mantenimento di una offerta così ricca e variegata – rileva il PMU - richiede una crescente attrattività di livello sovra comunale e un incremento consistente della presenza turistica, anche attraverso azioni capaci di massimizzare l’efficacia degli eventi e delle iniziative di promozione. Durante la conferenza stampa è stato ricordato, a tale proposito, la forte azione sinergica messa in campo da Confcommercio e Comune, grazie alla stipula del “Protocollo d’intesa sul Turismo”.
Nel resto della città, rileva il Piano di Marketing Urbano, l’offerta commerciale appare prevalentemente incentrata su alcuni assi viari di penetrazione che sopportano un forte carico di traffico e che richiede l’adozione di misure volte, ad esempio, al miglioramento della dotazione di parcheggi, di verde pubblico o ad interventi di arredo urbano.
“Ringrazio la Confcommercio per questo Piano di Marketing Urbano che rappresenta un ottimo strumento per condividere delle azioni sinergiche a sostegno sia del contesto urbano, sia del nostro tessuto commerciale – ha dichiarato l’assessore Silvio Giovine -. L’analisi rileva che il commercio appare in salute sia in centro storico che nei quartieri, anche se si deve confrontare con la digitalizzazione degli acquisti, l’evoluzione del mercato e la presenza dei centri commerciali periferici; comunque nel complesso regge rispetto a tutti questi fattori. Il tema dell’accessibilità è prioritario è ciò risulta dallo studio presentato, certamente, ma anche dalla stessa volontà che ha l’Amministrazione di incidere quanto prima”.
I dati e le proposte contenute nel Piano di Marketing 2020 chiedono ora una fase di approfondimento da parte del Comune di Vicenza, per giungere alla definizione delle linee strategiche di valorizzazione e alla stesura di una progettualità di azioni da attuare anche attraverso una collaborazione sistematica con Confcommercio Vicenza.
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