Aumento di turisti in città tra gennaio e ottobre 2019. Lo comunica il Comune di Vicenza in una nota che fa riferimento all'ultima rilevazione ufficiale dell'Ufficio statistica della Regione Veneto su dati Istat. Sono stati 241.060 gli arrivi in città (permanenza di una notte) con una maggiore presenza di stranieri (51,72%) rispetto agli italiani (48,28%), come accadeva negli anni precedenti. Confrontando lo stesso periodo del 2018, si vede come l'aumento degli arrivi sia dell'1,62%. Le presenze, che calcolano la permanenza in città per più di una notte, hanno invece raggiunto quota 552.693, sempre con una prevalenza di stranieri (51,15%) rispetto agli italiani (48,85%). Anche in questo caso si registra un aumento rispetto al 2018, che risulta pari al 2,37%.
Sia sul fronte degli arrivi (+1,62%) sia su quello delle presenze (+2,37%), quindi, il trend della presenza turistica in città risulta quindi in netta crescita.
Confrontando questi numeri con il resto dei Comuni della provincia, si può peraltro vedere come a Vicenza confluisca oltre un terzo degli arrivi (32,70%) e il 28,84% delle presenze. L'altro grande attrattore, come di consueto, infatti, è l'Altopiano di Asiago, dove si conta su una permanenza maggiore in corrispondenza delle vacanze estive e invernali.
"Sono dati positivi che ci rendono fiduciosi soprattutto se paragonati all’anno precedente - dichiara l'assessore al turismo -. Nei primi mesi del 2019 non abbiamo potuto infatti contare sulla mostra in Basilica Palladiana, come avvenuto invece nel 2018 con la mostra di Van Gogh. Ciò dimostra che tutte le iniziative organizzate e la sinergia venuta a crearsi con gli stakeholder della città cominciano a portare i risultati che auspicavamo. In questi mesi abbiamo lavorato assieme per migliorare l’attrattività del centro storico, favorire la fruibilità del nostro circuito museale e creare eventi innovativi come il ViOff. Abbiamo inoltre investito sul turismo congressuale, ritenendolo una straordinaria opportunità. C’è ancora tanto da fare, ma i dati testimoniano che la strada intrapresa è quella giusta".
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