venerdì 21 febbraio 2020
Limitare è molto difficile, ma il Comune di Vicenza può fare di più per trasformare l’insediamento di nuove medie strutture di vendita anche in un’opportunità per rilanciare la vitalità dei quartieri e il piccolo commercio di vicinato. È l’indicazione che Confcommercio Vicenza manda all’Amministrazione dopo aver appreso la notizia del possibile insediamento di un nuovo supermercato lungo viale S. Lazzaro. Se da un lato, infatti, la sostanziale liberalizzazione delle aperture delle medie strutture di vendita, vale a dire quelle al di sotto dei 2.500 metri quadri, praticamente “lega le mani” al Comune sulla possibilità di negare l’autorizzazione, dall’altro per l’associazione di via Faccio va cambiato approccio nelle trattative con i privati. “Finora le compensazioni chieste alla grande distribuzione per ogni nuova apertura si sono limitate alla costruzione di rotatorie che spesso, a ben guardare, servono più a migliorare l’accesso al supermercato stesso che non alla collettività, come invece si richiederebbe – afferma Nicola Piccolo, presidente della delegazione cittadina di Confcommercio -. Su questo punto il Comune deve cambiare strategia e chiedere, invece, di intervenire per la riqualificazione dei quartieri dove il supermercato sorge, con interventi che migliorino la qualità urbana complessiva a vantaggio dei cittadini e dei negozi di vicinato della zona”. Se fino a ieri intavolare una trattativa con la Gdo su questo tema poteva essere difficile, per la mancanza di linee guida di sviluppo urbanistico-commerciale, ora non è più così: “Il Comune ha in mano il Piano di Marketing Urbano che, come Confcommercio, abbiamo finanziato e consegnato nelle scorse settimane – precisa Nicola Piccolo -. Questo strumento fotografa punti di forza e di debolezza della città ed è quindi la base per una precisa pianificazione che contemperi i cambiamenti urbanistici con le esigenze del commercio, permettendo così al Comune di indirizzare le risorse che potrebbero arrivare dalle compensazioni”. Confcommercio Vicenza sottolinea, poi, che il proliferare di medie strutture di vendita in città potrebbe portare ad una sorta di “cannibalismo commerciale” tra competitor, con la conseguenza di possibili chiusure di chi non riesce a stare sul mercato e l’immancabile strascico di degrado causato da edifici vuoti e inutilizzati: “Dobbiamo prevedere che si possano verificare anche queste situazioni – precisa il presidente Piccolo - e pensare fin da ora a come limitarne l’impatto, recuperando risorse da usare nella rigenerazione di spazi abbandonati”.
Inoltre, il Piano di Marketing Urbano è utile, per l’Associazione, anche su un altro tema caldo di questi giorni: quello del trasporto pubblico in città. Lo studio aveva infatti evidenziato come quello dell’accessibilità fosse, per chi frequenta e ha attività nel centro storico, uno dei problemi più sentiti. “Confesso che le prime uscite dell’assessore Matteo Celebron sul Piano Urbano di Mobilità mi avevano sorpreso – afferma il presidente della delegazione cittadina di Confcommercio -, così come avevo raccolto la forte preoccupazione dei colleghi del centro storico e del presidente di Fiva Confcommercio Martino Forte per la categoria degli ambulanti. Ora aver precisato che non si vuole togliere il trasporto pubblico dalla zona Ztl, ma solo sostituire i mezzi più grandi e inquinanti con delle navette ci rincuora, anche se rimane il fatto che la priorità deve essere il potenziamento del servizio, con mezzi agili, veloci ed ecologici, meglio ancora aumentando il numero delle corse, rendendo così il servizio pubblico più conveniente ed efficiente”.
In questo senso, nella giornata odierna il presidente Nicola Piccolo ha inviato una lettera all’assessore alla Mobilità Matteo Celebron precisando il pensiero dell’Associazione. “L’allontanamento dei mezzi pesanti avvenga di pari passo al potenziamento del servizio di bus navetta e di mezzi a minor impatto ambientale” è la richiesta avanzata al Comune da Confcommercio Vicenza, che aggiunge anche una proposta: rivisitare la politica tariffaria per i bus navetta che collegano il centro storico ai parcheggi di interscambio, “in quanto oggi – precisa la lettera - una famiglia è disincentivata, anche economicamente, ad utilizzare questo servizio”. E a proposito di mobilità, la lettera si conclude segnalando “un’ulteriore necessità rilevata da numerosi imprenditori con attività in Zona Traffico Limitato, ovvero la possibilità di aprire una seconda finestra di accesso pomeridiana, oltre a quella attualmente prevista dalle 6.00 alle 9.30, per effettuare le operazioni di carico/scarico”.
Le questioni sul tappeto sono dunque molte e il dialogo tra Comune e Confcommercio Vicenza punta proprio a evidenziare come commercio, urbanistica e viabilità siano temi strategici e fortemente legati tra loro: serve una visione unitaria.
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