“È un segnale importante alla città, che va incontro anche alle richieste di interventi anti degrado efficaci provenienti da tanti titolari di negozi e pubblici esercizi della zona, oltre che da una nostra sollecitazione in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. Bene dunque aver avviato un procedimento che va nella direzione di garantire più vivibilità e sicurezza ai vicentini e agli imprenditori con i loro collaboratori”. Così Nicola Piccolo, presidente di Confcommercio Vicenza, commenta l’annuncio, dato ieri dal sindaco Giacomo Possamai e dall’assessore Cristina Balbi, del via libera all’iter per la riduzione dell’orario di apertura e divieto di vendita-somministrazione alcolici riferiti ad otto attività situate nell’area del Quadrilatero, di corso San Felice e Fortunato e di via Sella.
Per il presidente di Confcommercio Vicenza “l’auspicio è che si arrivi ad applicare i provvedimenti ipotizzati, perché le dinamiche osservate e documentate nello specifico dalla polizia locale vanno fatte cessare senza se e senza ma: rappresentano, infatti, motivo di preoccupazione da parte di chi vive, lavora o si trova a passare in zona e costituiscono anche un danno alle imprese sane e in generale al tessuto sociale alla città. È chiaro, infatti – prosegue il presidente di Confcommercio Vicenza -, che la percezione di insicurezza allontana i clienti, minando la sostenibilità economica di chi vive del proprio lavoro di negoziante, barista e ristoratore, attività che hanno bisogno di un flusso costante di consumatori. Alla lunga questo non può che determinare la chiusura delle attività in regola e la conseguente perdita di servizi nelle vie, nei quartieri: e quando una vetrina si spegne si perde un luogo di socialità e un presidio di sicurezza”.
Da qui l’invito del presidente di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo all’Amministrazione Comunale di proseguire con coraggio in questa direzione: “Serve tolleranza zero su tutte le situazioni di degrado reiterate che condizionano la libertà di movimento dei cittadini e che mettono a rischio la sopravvivenza delle attività sia in centro storico, dove continuano bivacchi e mendicanti molesti, sia nei quartieri. E poi serve anche attenzione ad altri aspetti che sembrano meno significativi, ma danno comunque una sensazione di disordine e incuria: è il caso, come ci segnalano i nostri soci, del parcheggio selvaggio di bici e monopattini, senza contare certi utilizzi di questi mezzi “fuori dalle regole”, come lo sfrecciare sui marciapiedi mettendo a repentaglio la sicurezza dei passanti”.
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