Il centro storico gremito di persone per l'Adunata nazionale degli alpini (foto Alberto Serra)
Che l’Adunata Nazionale degli Alpini abbia portato a Vicenza un numero straordinario di presenze lo si capiva semplicemente girando per le strade e per le piazze della città. Ma a confermarlo sono anche i Data Analytics della compagnia telefonica Windtre (quindi collegati alle sim dei cellulari), resi disponibili dalla società Accenture, ai quali ha accesso Confcommercio Vicenza in quanto inserita in una sperimentazione di Confcommercio nazionale sul monitoraggio dei flussi turistici.
In particolare il dato in possesso dell’Associazione si riferisce alle presenze all’interno del centro storico e nello specifico delle “mura duecentesche” dunque il cuore della città (area, tra l’altro, totalmente estranea al percorso della sfilata di domenica e al grande “Villaggio dell’Adunata” di Campo Marzo) e riguardano solo persone dai 18 anni in su. Risulta così, che nei tre giorni dell’Adunata (dal 10 al 12 maggio) quest’area, da sola, ha totalizzato 448.235 visite da parte di 192.077 persone (mediamente, dunque, una persona ha compiuto circa 2 accessi all’interno delle mura duecentesche).
I Data Analytics rilevano anche le provenienze: e così risulta, com’era immaginabile, che il 97% dei presenti sono stati italiani (186.039 persone) e di questi il 61,5% provenienti dal Vicentino (114.383 visitatori). A seguire province notoriamente a forte “tasso alpino”, come Padova (10.142 presenze per un 5,5% sul totale), Treviso (9.355 visitatori pari al 5% delle presenze) e Brescia (5.674 per un 3% sul totale); presenze significative anche da Trento, Bergamo, Udine, Torino, Belluno, Pordenone, Cuneo.
Interessante, inoltre, qualche dato anagrafico: ad esempio, che sul totale dei visitatori in centro storico durante i 3 giorni dell’Adunata, le donne presenti sono state il 38,4%, contro il 61,6% di uomini e che per un 67% l’età dei visitatori era dai 45 anni in su.
“Questi dati saranno preziosi anche per capire quale sarà l’impatto dell’Adunata sulle presenze turistiche future – è il commento del presidente provinciale di Confcommercio Vicenza Nicola Piccolo -, perché la sfida è quella di far tornare quante più persone possibili non solo nella nostra città, ma anche nel resto della provincia, considerato che le “Penne Nere” si sono viste numerose pure in altri comuni”. Il presidente di Confcommercio Vicenza si sofferma proprio sul valore di questo grande evento per i settori del commercio, della somministrazione (bar e ristoranti) e dell’ospitalità: “Prima di tutto il mio ringraziamento va agli organizzatori dell’Adunata, l’Associazione Nazionale Alpini con la sezione Ana di Vicenza “Monte Pasubio”, assieme alle istituzioni coinvolte, alle Forze dell’ordine e tutti i lavoratori e volontari impegnati in prima fila per il buon esisto di questo evento. È stato fatto un lavoro straordinario ed encomiabile – continua il presidente - che ha avrà un forte impatto positivo sull’immagine di Vicenza. Il mio ringraziamento va anche ai nostri operatori, che hanno dato prova di grande dedizione ed efficienza, perché dare un servizio di qualità ad un numero così elevato di persone non era impresa facile. Tutto questo – conclude il presidente Nicola Piccolo – ci auguriamo avrà un ritorno di visibilità importante per il nostro territorio, a beneficio anche del commercio e del turismo, che in questo momento hanno necessità più che mai di grandi eventi per stimolare nuova imprenditorialità e attrarre nuovi investimenti”.
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