Confcommercio Vicenza, attraverso le parole del suo presidente Nicola Piccolo, interviene in merito al cambio di progetto sulla Biblioteca Bertoliana, senza nascondere le preoccupazioni di ripartire da un nuovo progetto, circa i tempi necessari per vedere concretamente realizzata la nuova collocazione. “È verosimile che una Giunta, diversa per colore politico dalla precedente, voglia scrivere pagine nuove, con idee e prospettive diverse. Ciò che però dovrebbe rimanere invariato è agire, presto e bene, in un’ottica di crescita, innovazione e sostenibilità della città, e pertanto la strategia di accantonare progetti già discussi e pianificati, buttando nel cestino anche gli investimenti già fatti, non è, almeno nei tempi e nel dispendio di risorse, la strada giusta. Così facendo, l’unica cosa certa è l’allungamento delle decisioni e della concretezza”.
Come riempire di funzioni i cosiddetti i “contenitori vuoti” è un tema che Confcommercio Vicenza ripropone da tempo. L’ex Tribunale, l’ex Macello e altri edifici, anche di pregio, da anni aspettano di essere inclusi in progetti di livello finalizzati al loro riutilizzo, in un’ottica di servizio e di rivitalizzazione del centro storico. “La rinascita di spazi ora inutilizzati o la rigenerazione di aree della città che meriterebbero, per tanti motivi, un riordino sono interventi che garantirebbero attrattività alla città, sia a vantaggio dei cittadini, sia come volano al settore turismo – spiega Piccolo -. Ora, ci sembra che tornare indietro sulla Bertoliana, ma anche proporre un cambio di rotta sull’ex Macello, lasciare in stallo la riqualificazione di piazza Castello e via Roma, rimettere in pista l’idea di trasformare il vecchio tribunale in parking - solo per citare alcuni temi di attualità, continua Piccolo - sono tutti interventi che restano indefiniti o spot, se non inseriti in un “quadro” di città del domani, che come detto, deve essere realizzato tenendo ben saldi obiettivi di crescita, innovazione e sostenibilità. Per questo noi insistiamo – sottolinea Piccolo – che si debba al più presto arrivare ad un serio “Master Plan della città”. Confcommercio Vicenza lo chiede da tempo, così come l’indicazione di un professionista che ne guidi la realizzazione. “Così come chiediamo una proposta triennale di grandi Mostre da allestire in basilica Palladiana, che sia attrattiva per nuovi flussi turistici e dia concretezza all’idea di dare vita a un brand di riconoscibilità per Vicenza nel mondo – continua Piccolo -. Inoltre, siamo da sempre favorevoli a quello che la stessa Giunta ha definito “urbanistica tattica”, ovvero interventi minori ma che possono cambiare l’immagine di aree a rischio degrado, in centro storico, così come nei quartieri. Un intervento di questo tipo, che stiamo aspettando, è l’abbattimento della palazzina SVT all’interno del park Fogazzaro, che permetterebbe di recuperare oltre un centinaio di posti per la sosta nel cuore della città”. In generale, quindi, idee e progetti per la crescita e valorizzazione della città sono ampliamente condivise da Confcommercio Vicenza. “L’Associazione rappresenta in città migliaia di operatori del settore commercio turismo e servizi, che sono una parte della “benzina buona” che fa andare la macchina e la porta a raggiungere traguardi ambiziosi. Ma – puntualizza il presidente Piccolo – per far questo è necessario definire un percorso chiaro, che non può essere quello di tornare indietro e ripartire. Altrimenti, le mete si raggiungeranno allungando i tempi, moltiplicando le tappe, disperdendo risorse”.
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