Un Natale di luce arriverà in città sabato 28 novembre con l'accensione delle luminarie volute dal Comune di Vicenza e da Confcommercio Vicenza, un'iniziativa che sarà realizzata senza chiedere alcun contributo ai commercianti della città già gravati dalle difficoltà dovute alla pandemia. Fiocchi di neve, cieli stellati e cascate di luce sono in corso di installazione in centro storico fino a raggiungere i quartieri.
“Purtroppo sono molti i divieti a cui dobbiamo sottostare per limitare la diffusione della pandemia e anche il Natale temo che sarà vissuto in modo diverso – spiega il sindaco Francesco Rucco -. L’amministrazione comunale sta cercando di garantire alla popolazione una vita quanto più possibile normale, pur nel rispetto delle disposizioni delle autorità. Pertanto ci è sembrato opportuno decorare la città con le luminarie, come da tradizione, per conferire un’atmosfera di festa, tra l’altro in condivisione anche con gli altri comuni della provincia che provvederanno a loro volta ad abbellire le vie dei loro territori. E lo faremo senza chiedere contributi ai commercianti”.
“Riproporremo lo stesso allestimento luminoso che tanto è stato gradito lo scorso anno – assicura l’assessore alle attività produttive Silvio Giovine -. Ci è sembrato, infatti, ancora più importante per il Natale in arrivo, visto la difficile circostanza che colpisce tutti, cercare di infondere speranza, positività e offrendo un momento di sollievo a tutti i nostri cittadini. Le luminarie a Vicenza saranno installate non solo in centro storico, ma toccheranno anche la periferia per arrivare fino ad Anconetta, Sant’Agostino e Riviera Berica. Non sarà chiesto ai commercianti il contributo di 120 euro, cifra con cui hanno dovuto sempre compartecipare alla spesa”.
“Quest’anno più che mai abbiamo bisogno di una città illuminata a festa, ricreando quel clima di accoglienza e serenità che tutti cerchiamo, soprattutto in questo periodo – è il commento di Nicola Piccolo, presidente della delegazione di Vicenza di Confcommercio -. Non possiamo dunque che ringraziare l’amministrazione comunale di Vicenza per aver garantito l’installazione delle luminarie natalizie in centro storico e anche in alcuni quartieri della città. E’ un impegno straordinario, ne prendiamo atto, perché accoglie anche la nostra richiesta al sindaco Rucco e all’assessore Giovine di non chiedere il consueto contributo ai negozi e ai pubblici esercizi delle vie e delle piazze, evitando dunque di gravare su queste attività già colpite dai risvolti economici dell’attuale emergenza sanitaria. Bene, dunque, essere riusciti a contemperare le esigenze della città e del commercio, a riprova del positivo e costante dialogo che abbiamo, come Confcommercio, con l’amministrazione comunale”.
Vicenza non è comunque l'unico Comune del Vicentino che, in collaborazione con le locali delegazioni Confcommercio (alcune delle quali hanno anche dato un loro contributo) ha scelto di garantire le luminarie anche senza l'apporto dei singoli negozi e pubblici esercizi di vie e piazze. Oltre al Capoluogo si sono mossi in questo senso, solo per citarne alcuni, i Comuni di Arzignano, Barbarano Mossano, Chiampo, Costabissara, Dueville, Lonigo, Marostica (dove il Comune ha coperto i costi delle luminarie e i commercianti hanno comunque dato un contributo per altri interventi), Montebello Vicentino, Noventa Vicentina, Orgiano, Pojana Maggiore, Sossano.
Le luminarie natalizie che come nel 2019 avranno la forma di fiocchi di neve di luce calda e scenderanno sulle vie e contrade del centro storico fino a raggiungere i quartieri. Abbelliranno corso Santi Felice e Fortunato, via IV Novembre, Borgo Santa Lucia, viale Trieste, corso Padova, Borgo Scrofa, Riviera Berica, e poi il quartiere San Bortolo, via Vaccari ai Ferrovieri e viale Sant’Agostino, fino alla prima periferia. Quest’anno sarà coinvolto anche il quartiere di Anconetta. In piazza dei Signori e nelle piazze principali ritornano le tradizionali cascate di luce.
Inoltre in piazza dei Signori verrà collocato un abete vero, alto 10 metri.
“L’appello che facciamo ai cittadini è che sia un Natale di solidarietà nei confronti del nostro tessuto commerciale e artigianale – prosegue Giovine -. Sostenere con acquisti queste attività significherà aiutarle a rimanere aperte e sarà il più bel regalo che ciascuno di noi potrà fare alla nostra città”.
Non verranno riproposte, invece, la fiera prenatalizia e la fiera dell'Epifania. "È un momento cruciale e ogni sforzo per prevenire eventuali assembramenti diventa fondamentale proprio per frenare i contagi, alleviare le strutture sanitarie e scongiurare ulteriori chiusure – precisa Giovine -. Entrambe le fiere sono per altro popolate da espositori provenienti da fuori Regione (il 35% per la fiera prenatalizia e il 72% per la fiera dell'Epifania), pertanto per le difficoltà logistiche dovute alla impossibilità di garantire gli ingressi in Veneto, abbiamo deciso di non avviare l'organizzazione. Inoltre, proprio per assicurare la presenza agli ambulanti che solitamente espongono nella nostra città, garantiremo, al posto della Fiera prentalizia, prevista per martedì 22, mercoledì 23 e giovedì 24 dicembre, il mercato settimanale del martedì e del giovedì”.
Annullati anche i tradizionali mercatini natalizi, come disposto dal Governo.
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