Sono stati firmati martedì 22 novembre in sala Stucchi dal sindaco di Vicenza Francesco Rucco per l'amministrazione comunale e da Vincenzo Tinè per la Soprintendenza all'Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Vicenza, Verona e Rovigo, due accordi di collaborazione e semplificazione per regolamentare la concessione dei plateatici ai locali e di spazi pubblici all'aperto per manifestazioni ed eventi.
L'accordo sui dehor e gli spazi esterni dei locali è un documento tecnico che disciplina le caratteristiche tipologiche dei plateatici e delle attrezzature di pertinenza di esercizi di somministrazione di alimenti e bevande da collocare sulle pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi urbani costituenti suolo pubblico o privato con servitù di pubblico passaggio. La durata massima delle concessioni è di 36 mesi, rinnovabile su istanza del concessionario.
In particolare, spiega una nota del Comune “il plateatico deve fare diretto riferimento ai fronti dell'edificio con cui stabilisce relazioni e interferenze e deve quindi essere in aderenza all'edificio di riferimento e garantire il mantenimento della relazione estetico-compositiva tra l'edificio a cui afferisce e la quinta urbana. È fatta salva, laddove necessario, la possibilità di allontanare il plateatico dal fronte architettonico a cui lo stesso si riferisce in modo da mantenere una fascia di rispetto che consenta la percorribilità pedonale. Gli elementi costituenti il plateatico – prosegue la nota del Comune - sono classificati come: tavolini, sedie, poltroncine, sgabelli; ombrelloni, elementi di arredo vegetale e fioriere, lampade e elementi riscaldanti e raffrescanti, pedane. Devono inserirsi armoniosamente per dimensioni, forme, materiali, colori e finiture nel contesto tutelato, non devono occultare la vista di beni culturali e di ogni eventuale altro elemento significativo presente nel contesto quali: targhe, lapidi o cippi commemorativi e ogni apparato decorativo presente sugli edifici o negli spazi aperti. Devono essere totalmente e prontamente reversibili in caso di necessità conseguente al pubblico interesse, evento socio-politico o climatico o altra forza maggiore e rimossi nei periodi di inattività prolungata”. Per quanto riguarda i plateatici in adiacenza o in stretta prossimità a beni culturali, l’accordo tra Comune e Soprintendenza prevede che “l’occupazione di suolo pubblico può essere concessa solo nel caso in cui rimanga libera da ogni fronte la piena visibilità del bene culturale”. Inoltre, “l’area occupata dal plateatico dovrà avere dimensioni compatibili con quelle dell'ambiente chiuso dell'esercizio di riferimento”.
Per quanto riguarda invece la concessione in uso temporaneo di spazi pubblici all’aperto per manifestazioni ed eventi, l’accordo disciplina le caratteristiche tipologiche e planimetriche delle attrezzature e degli arredi da collocare sulle pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi urbani che costituiscono suolo pubblico o privato con servitù di pubblico passaggio. “Sul fronte dei plateatici andiamo a cristallizzare le regole che ci siamo dati durante il periodo Covid che ci hanno permesso di aiutare tanti bar e ristoranti a mantenere aperte le attività applicando agevolazioni importanti, attuate anche in questo 2022” è stato il commento del sindaco Francesco Rucco. Mentre per l’assessore Silvio Giovine i due accordi “definiscono dettagliatamente criteri e tempistiche, che ci consentiranno di mantenere ed investire ulteriormente sullo stato attuale e che incideranno virtuosamente su semplificazione e certezza di qualità”.
Confcommercio Vicenza: “Bene lo snellimento di tempi e procedure, ma ora ne attendiamo l’applicazione pratica”
Sull’intesa tra Comune e Soprintendenza relativa ai plateatici dei pubblici esercizi interviene anche Nicola Piccolo, presidente della Sezione 1 Centro Storico di Confcommercio Vicenza, secondo il quale “l’accordo va nella direzione giusta, perché punta a semplificare le procedure autorizzative riferite al centro storico. I nostri uffici stanno analizzando in queste ore la versione definitiva dell’intesa, dopo un’interlocuzione preliminare con l'Amministrazione Comunale avvenuta qualche giorno fa, ma è chiaro che dovremo attenderne l’applicazione pratica per capire se quanto previsto consentirà effettivamente di valorizzare i dehors dei pubblici esercizi, che negli ultimi anni hanno senza dubbio contribuito a vivacizzare e rendere più attraente il nostro centro storico”. Il presidente Piccolo ribadisce le richieste delle imprese associate, più volte sottolineate dalla Confcommercio all’Amministrazione: “uno snellimento dei tempi delle procedure, la possibilità di mantenere i plateatici esistenti per i quali si sono messi in campo importanti investimenti e infine di non oberare le imprese con costi accessori, sia per la domanda annuale di rinnovo, sia per eventuali adeguamenti alle strutture. La tutela dei beni culturali della città – conclude -, che sta a cuore a tutti e in particolare agli operatori del turismo, può infatti convivere con la tutela di un altro patrimonio importante: quello di tante attività che grazie anche alla positiva politica sui plateatici messa in campo dall’Amministrazione comunale in questi anni hanno potuto superare il difficile periodo della pandemia e affrontare, ora, un’altra emergenza economica importante come la crisi energetica”.
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