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SICUREZZA DA MIGLIORARE: AGIRE ASSIEME PER TROVARE LE SOLUZIONI

Il presidente Nicola Piccolo durante l’incontro organizzato il 2 ottobre da Confcommercio Vicenza, con il questore Sartori e il sindaco Possamai: “Priorità, rafforzare gli organici delle forze dell’ordine”

martedì 03 ottobre 2023
Un'immagine dell'incontro sulla sicurezza tenutosi lo scorso 2 ottobre Un'immagine dell'incontro sulla sicurezza tenutosi lo scorso 2 ottobre

Sono stati oltre 150 i titolari e collaboratori delle imprese del commercio, turismo e servizi della città di Vicenza che hanno partecipato, lunedì 2 ottobre, all’incontro sulla sicurezza organizzato da Confcommercio. Al tavolo, oltre al presidente provinciale Nicola Piccolo, c’erano il questore Paolo Sartori, il sindaco Giacomo Possamai, accompagnato dal comandante della Polizia Locale di Vicenza Massimo Parolin e il direttore dell’Associazione Ernesto Boschiero. Obiettivo dell’incontro: stringere ancor più il dialogo tra operatori e istituzioni sui temi del degrado e della criminalità, anche a fronte dei recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto alcune imprese del settore.

A porre, fin da subito, i temi sul tavolo dell’incontro, l’intervento di apertura del presidente Nicola Piccolo, che ha sottolineato come stia crescendo, in città, “una sensazione di insicurezza tra i cittadini e tra i titolari delle attività che si affacciano sulle vie e sulle piazze dei quartieri e del centro storico”. Gli ultimi fatti di cronaca, dunque, hanno solo dato ulteriore emergenza a due temi che sono stati al centro della serata e che il presidente Piccolo ha voluto affrontare con una serie di questioni poste agli interlocutori, nate anche dal dialogo costante con gli associati.

A cominciare dalla necessità di un maggiore presidio del territorio: “che si fa con la presenza visibile nelle vie e piazze delle Forze dell’Ordine, si fa con le persone. Ma abbiamo capito che c’è un problema serio di organici da rafforzare” ha detto il presidente Piccolo.  “Per questo Confcommercio Vicenza si farà portavoce di questa esigenza verso il Governo, anche coinvolgendo la  Camera di Commercio per evidenziare come il tema sia sentito dal sistema economico vicentino. Avere più personale di Polizia a presidio del territorio è una priorità” ha sottolineato il presidente Piccolo. Che nel suo intervento ha voluto poi evidenziare l’urgenza di attivare il Vigile di Quartiere, “una delle nostre richieste più pressanti” e il totale appoggio dell’Associazione alla richiesta, del sindaco Possamai, di sopperire momentaneamente alla mancanza di personale con l’intervento dell’esercito attraverso l’operazione “Strade Sicure”. Ma sul controllo preventivo dei fenomeni  molto possono fare anche i negozi e i pubblici esercizi: dall’installazione di più telecamere, suggerita nel recente incontro con il Prefetto di Vicenza Salvatore Caccamo, alla possibilità, che Confcommercio sta vagliando, di istituire dei servizi di presidio del territorio in bicicletta, attraverso la vigilanza privata. “Chiaro però – ha subito chiarito il presidente Piccolo - che il peso economico di questi interventi non può stare tutto sulle spalle degli imprenditori: noi ci attiveremo in tutti modi  per prevedere un contributo, anche pubblico, che permetta una maggiore diffusione di questi interventi preventivi in tutta la città, il centro storico come i quartieri”.

Altro tema evidenziato nell’intervento iniziale del presidente Piccolo è stato quello relativo alla percezione del fenomeno criminalità, “che noi tutti, io per primo – ha detto -, abbiamo la sensazione sia aumentata. Eppure i dati a livello nazionale sembrerebbero dire il contrario (e lo stesso vale per Vicenza, come ha poi evidenziato nel suo intervento il questore) e allora la questione potrebbe essere anche quella della difficoltà a denunciare e la necessità, dunque, di facilitare questa operazione:  “per un commerciante – ha spiegato il presidente di Confcommercio Vicenza -, chiudere il negozio e andare dagli organi preposti  a fare una denuncia a volte vuol dire impiegare ore di lavoro. A questo disincentivo si aggiunge poi, anche l’amara considerazione del tanto non gli fanno nulla”. E quella della certezza della pena è stato un altro tema posto all’ordine del giorno perché “osservo che quando avvengono ad esempio dei furti e il responsabile è individuato e fermato, più di qualche volta, il giorno dopo, è lì di nuovo per strada”, le parole del presidente.

Sul degrado (dai senza fissa dimora che dormono nei luoghi iconici della città agli sbandati che popolano aree abbandonate) è stato sottolineato quanto questo incida sulla percezione di insicurezza, evidenziando come gli interventi repressivi vadano accompagnati da azioni che portino “vicentini e turisti a vivere di più la città, anche durante i giorni feriali e negli orari serali, perché più c’è animazione, più  strade e piazze sono frequentate, meno spazio c’è per certi individui”, ha dichiarato il presidente Piccolo. Un pensiero condiviso, nel corso dell’incontro, anche dal questore e dal sindaco. Infine il tema della difesa personale, ovvero come gli operatori devono comportarsi quando si trovano coinvolti in un fatto criminale, evitando una reazione pericolosa. “La mia proposta è: creiamo dei percorsi strutturati di formazione, come avvenuto in passato, per imparare come agire in queste situazioni”, il suggerimento del presidente di Confcommercio Vicenza.

Sicurezza reale e sicurezza percepita

La parola è poi passata al questore Paolo Sartori, che ha voluto inquadrare la questione sicurezza sia dal punto di vista delle competenze sia da quello normativo. Per poi passare ad una disanima dei dati dai quali risulta che gli episodi predatori di criminalità, negli anni, sono calati: come dire, la sicurezza reale è molto migliore della sicurezza percepita. Il periodo preso in esame è quello che va dall’1 gennaio al 15 settembre di ogni anno dal 2004 in poi e gli episodi riguardano furti tentati e riusciti, sparizioni di bici, intrusioni nelle case, tentati borseggi, furti dagli scaffali dei negozi. Negli oltre nove mesi considerati, riferiti appunto all’anno 2004, erano stati 3.720 i reati registrati, che poi sono sempre calati fino al 2009, quando è stato raggiunto il minimo di  2.226 episodi, risalendo nel 2014 a 3.394 e arrivando quest’anno a 2.380. Per quanto riguarda i furti o tentati furti nei negozi, il picco è stato nei primi 9 mesi del 2014 con 330 nei primi nove mesi; nel 2023 sono stati finora 213, dei quali  62 in centro storico. In aumento le rapine: 11 ad oggi contro le 7 del 2022, anche se il questore ha precisato che quattro degli episodi accaduti quest’anno erano stati commessi in pochi giorni dalla stessa coppia di banditi, poi arrestata.

Questo andamento contribuisce, in ogni caso, a porre Vicenza, al 71esimo posto in Italia nell’indice di criminalità 2022 (dati del Dipartimento di Pubblica Sicurezza) con 23.363 denunce.

Il questore ha poi completato la panoramica dei dati elencando alcune azioni significative messe in campo sul fronte sicurezza: i 117 fogli di via emessi, gli 81 servizi straordinari di controllo del territorio effettuati (cui si aggiunge quello di martedì scorso), il servizio di pattugliamento interforze a piedi da giovedì a domenica, che potrebbe essere ampliato in futuro; “uscite dai negozi, conosceteli questi agenti, parlateci perché è importante stabilire un rapporto”, ha consigliato il questore, che poi ha sottolineato l’importanza di segnalare tempestivamente i fatti criminali “perché quando veniamo subito avvisati, risolviamo il caso al 90%”. Così come tempestiva deve essere la denuncia: “è importante farla, perché denunciando voi aiutate anche i vostri colleghi in quanto riusciamo a togliere dalla circolazione personaggi che vivono nell’illegalità”.

Importante anche, per il questore Sartori, che i commercianti prendano alcune essenziali precauzioni, poiché le Forze dell’ordine sono presposte alla prevenzione generale, sul territorio, e non a quella specifica: le attività andrebbero dunque, secondo il questore, dotate di sistemi di videosorveglianza (come elemento di dissuasione e indispensabile strumento investigativo), di allarmi anti intrusione, meglio se collegati con le Forze dell’Ordine, di una buona difesa passiva (con l’installazione, almeno, di porte antisfondamento).

In arrivo nuove forze e telecamere

Molte risposte erano attese anche dal sindaco Giacomo Possamai e dal comandante della Polizia Locale Massimo Parolin, che ha illustrato nello specifico l’attività di polizia amministrativa messa in atto sul territorio e mirata a contrastare principalmente i fenomeni di degrado.

“Bene aver esposto i dati sulla criminalità da parte del questore – ha esordito Possamai -, ma io mi devo occupare, come sindaco, anche della sicurezza percepita e se mi chiedete se sono preoccupato sulla questione vi dico che effettivamente lo sono, perché tanti cittadini e tanti commercianti segnalano una situazione di tensione: questo è un argomento da considerare, a prescindere dai dati”.

Assieme al comandante Parolin, il sindaco Possamai ha poi passato in rassegna i vari temi toccati dal presidente Piccolo in apertura. Come il problema dei senza fissa dimora “che da 40-45 sono diventati una ventina, grazie al lavoro della Polizia Locale e degli operatori di strada”, mentre ad aumentare è la tossicodipendenza, “un tema grande, dove c’è bisogno di un lavoro d’insieme”.

Ma altre risposte sono arrivate sul rafforzamento dell’organico di polizia Locale, con l’arrivo di almeno 6-7 nuovi agenti dopo l’espletamento del concorso che si chiuderà ad inizio 2024: forze da utilizzare anche per istituire il servizio di Vigile di Quartiere localizzato in quelle che erano le vecchie circoscrizioni. Confermata anche la richiesta, al ministro dell’Interno Piantedosi, di avere la disponibilità dell’esercito nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, mentre il comandante Parolin ha spiegato il funzionamento del servizio di vigilanza appiedato che monitora le strade di maggior affluenza, anche entrando nei negozi e pubblici esercizi per acquisire informazioni e prevenire le criticità. E poi la questione videosorveglianza, con l’incremento delle telecamere in zona Eretenio e Santa Lucia prevista per i primi mesi del 2024 (“ma si pensa anche ad ampliare nei quartieri”), e l’installazione di 3 nuovi impianti Targa System (molto utili nelle indagini) che saranno collocati in zona industriale, Ponte Alto e viale della Pace.

Sul tema degli organici delle forze di polizia il sindaco Possamai ha espresso l’urgenza di far arrivare sul territorio il numero di personale previsto dalle piante organiche “Qui serve un a battaglia comune – ha detto -, che metta assieme Camera di Commercio, Comune, Parlamentari vicentini”.

Sollecitato sul tema del degrado amplificato dagli edifici abbandonati dove trovano rifugio sbandati, in centro storico come nelle periferie, il sindaco ha sottolineato come la questione si risolva solo con l’urbanistica. “Ovviamente serve interdire l’accesso alle aree problematiche, ma sono soluzioni tampone. Per quanto riguarda, poi,  il recupero è una questione urbanistica: noi ci concentriamo molto sulle aree simboliche del centro storico, ma ci sono tante aree degradate anche nei quartieri. L’unica soluzione vera, qui, è appunto l’urbanistica: in un tempo in cui non si trovano più case da affittare per fortuna c’è un aumento di interesse sull’immobiliare;  sta all’Amministrazione dare tutti gli strumenti possibili per recuperare le zone interessate”.

Decine le domande

La serata si è conclusa lasciando spazio alle domande e agli interventi degli operatori del commercio, turismo e servizi presenti, che non hanno mancato di rimarcare la loro preoccupazione, in certi casi la frustrazione per il fatto di vivere e lavorare in un contesto che non dà adeguate garanzie di tranquillità. Tanti i quesiti e le segnalazioni e non a tutti si è riuscito a rispondere (i rimanenti sono stati consegnati a questore e sindaco). Tra i temi toccati, quello della necessità di procedure più snelle nelle denunce e di filtrare gli arrivi di sbandati provenienti da altre città; quella di snellire la procedura di installazione delle videocamere nelle attività e la richiesta di  indicazioni per affrontare i balordi che disturbano le persone sedute ai tavolini nei plateatici. E poi  la paura di tornare a casa la sera dopo il lavoro attraversando zone buie, ad esempio per raggiungere i parcheggi. O ancora le situazioni specifiche di via Legione Antonini, Santa Lucia, Porton del Luzo, che si aggiungono alle altre zone non percepite come insicure.

Molte le questioni ancora aperte che l’incontro ha avuto il merito di mettere in luce, se nuove, o ribadire se ancora irrisolte. Il compito che Confcommercio Vicenza ora si assume è di  monitorarne l’evoluzione ponendole costantemente all’attenzione degli organi preposti, contribuendo a creare una sinergia essenziale tra Forze di Polizia, Comune e operatori del commercio e del turismo per superare assieme limiti e difficoltà esistenti.

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