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FEDERALBERGHI FIRMA IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE TURISMO

Siglata la bozza d'accordo. Il presidente Bocca: "Atto di grande responsabilità delle imprese". La posizione di Fipe nazionale (pubblici esercizi)

lunedì 20 gennaio 2014
Fonte: Confcommercio nazionale

"L'accordo raggiunto tra Federalberghi, Faita-Federcamping e le organizzazioni sindacali di categoria affronta le problematiche di un settore in grande affanno". Questo il commento del  presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, alla sigla della bozza d'accordo del rinnovo del CCNL Turismo scaduto il 30 aprile del 2013. "Aver siglato il rinnovo dopo 15 mesi di trattative - prosegue Bocca - rappresenta un atto di grande responsabilità delle imprese che, pur a fronte di una situazione di crisi prolungata, hanno inteso dare ai lavoratori ed alle loro famiglie un segnale di speranza per il futuro.

"La firma dell'accordo è stata possibile -aggiunge Bocca- grazie all'adozione di soluzioni innovative, che realizzano il giusto equilibrio, offrendo risposte concrete anche alle esigenze delle imprese. In particolare, i meccanismi di gestione del mercato del lavoro e dell'orario di lavoro realizzano la flessibilità necessaria per adattarsi tempestivamente all'andamento del mercato, che purtroppo non è ancora uscito dalla congiuntura negativa".  L'accordo si apre con un invito rivolto al Governo affinché vengano tempestivamente adottate politiche per il rilancio del settore. Le parti indicano un pacchetto d'interventi concreti su una pluralità di materie, tra cui la destagionalizzazione, la riqualificazione dell'offerta, le politiche fiscali e il contrasto all'abusivismo. Il contratto avrà una durata di 40 mesi (dal 1º maggio 2013 al 31 agosto 2016), con un primo aumento salariale, pari a 17,60 euro, che sarà pagato a febbraio 2014. Sono previste ulteriori quattro rate di identico importo, che determineranno un aumento complessivo di 88 euro, che arriverà a regime ad aprile 2016.

L'accordo prevede anche soluzioni innovative in materia di contratto di apprendistato, lavoro a tempo determinato ed organizzazione degli enti bilaterali. Inoltre è previsto un adeguamento del sistema di assistenza sanitaria integrativa e l'impegno a proseguire il confronto per l'istituzione del fondo bilaterale di sostegno al reddito previsto dalla legge 92/12. Infine, a margine del contratto, le parti hanno sottoscritto un protocollo sull'Expo 2015, con il quale s'impegnano a collaborare per contribuire al successo della manifestazione, anche al fine di promuovere l'immagine dell'Italia nel mondo ed a favorire il normale svolgimento delle relazioni sindacali.

E' bene precisare, comunque, che l'accordo è stato siglato dalle sole associazioni del turismo all'aria aperta e degli alberghi, ma non da Fipe per i 250 mila pubblici esercizi e da Fiavet per le agenzie di viaggio. Per Lino Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, "l'interruzione delle trattative per il rinnovo del CCNL e il successivo recesso, comunicato alle organizzazioni sindacali a decorrere dal prossimo primo maggio, sono il segno dello stato di sofferenza che le nostre imprese vivono da oltre tre anni. La crisi ha cancellato 27.000 tra bar, ristoranti, pub e discoteche per effetto di una significativa riduzione dei ricavi ma anche per la crescita di un abusivismo commerciale che ha raggiunto oramai la cifra record di 5 miliardi di euro. In queste condizioni solo un contratto all'altezza della gravità del momento può essere sottoscritto e applicato dalle imprese che rappresentiamo". Fipe- Confcommercio chiede interventi ben più incisivi sugli istituti contrattuali che generano retribuzione in assenza di ore lavorate e che influiscono su produttività e redditività delle imprese. "Solo così – conclude Stoppani – riteniamo possibile impegnare le imprese associate al rispetto di obblighi contrattuali che riguardano oltre 680.000 lavoratori pari al 70% dell'occupazione dipendente dell'intero settore turistico".

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