In un momento economico particolarmente complesso, che vede i consumi interni ancora fermi al palo, Confcommercio nazionale ha inteso dare un segnale forte di attenzione alla situazione che le imprese del Terziario stanno vivendo, concertando con i sindacati di categoria la sospensione della tranche di aumento contrattuale prevista per il mese di novembre dal CCNL del Terziario, Distribuzione e Servizi.
Le aziende, dunque, non erogheranno i 16 euro mensili lordi in più per ciascun dipendente dal mese di novembre (cifra riferita sul IV livello e alla quale poi devono essere aggiunti i versamenti contributivi), una minor esborso che diventa particolarmente significativo soprattutto per le imprese più strutturate. Le parti hanno comunque concordato di rivedersi entro i primi del mese di dicembre per definire una nuova decorrenza degli aumenti contrattuali.
L'auspicio, ovviamente, è che il "clima" economico cambi, anche se nel frattempo si deve registrare una diminuzione della fiducia delle famiglie. Per l'Ufficio Studi Confcommercio, che ha commentato i dati recentemente diffusi dall'Istat: "Il sentiment delle famiglie appare in forte deterioramento dalla fine dello scorso anno e i dati sul consumi e sulle vendite al dettaglio testimoniano un impatto negativo del clima sui comportamenti di spesa".
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