C’è già un modo per ridurre a zero, su una parte delle retribuzioni erogate ai dipendenti, il così detto “cuneo fiscale”, vale a dire la differenza tra quanto il lavoratore percepisce e quanto l’azienda spende. La risposta si chiama welfare aziendale, costituito da tutti quei benefits (servizi scolastici, assistenziali, ricreativi) che il datore di lavoro può scegliere di destinare ai propri dipendenti, senza che le somme siano gravate da imposte e contributi.
Se fino a ieri il welfare integrativo aziendale veniva attivato quasi esclusivamente nelle imprese di grandi dimensioni, oggi, grazie alle novità introdotte dalla legge di stabilità 2016 e agli aggiornamenti 2017 sui premi di produttività, anche le Pmi possono avvantaggiarsi di questo strumento. Per capire come, Confcommercio Vicenza ha organizzato un convegno dal titolo “Welfare aziendale nelle Pmi – Opportunità, norme e casi concreti”, che approfondirà il tema sotto tutti i punti di vista.
Dopo l’introduzione di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza, il commercialista e consulente Diego Paciello illustrerà il quadro normativo di riferimento, evidenziando le differenze tra l’introduzione del welfare attraverso accordi di secondo livello o regolamenti aziendali.
Alberto Fraticelli, co-founder e direttore generale di TreCuori Spa, illustrerà invece il funzionamento di una soluzione di welfare e marketing sociale che mette in rete associazioni di categoria, aziende, lavoratori, consumatori ed enti non profit. Si tratta della piattaforma “Tre Cuori”, che ha nei mesi scorsi siglato una partnership operativa con il sistema Confcommercio del Veneto, grazie alla sua facile fruibilità, sia per le pmi che per i loro lavoratori.
Non mancherà la testimonianza di un imprenditore che il welfare aziendale lo sta applicando concretamente nella propria azienda, con indubbi benefici.
C’è da dire, infine, che per il mondo del commercio, del turismo e dei servizi il welfare aziendale non è solo un’opportunità per abbassare il costo del lavoro, ma anche per intercettare nuove disponibilità di spesa da parte dei lavoratori, considerato che proprio il terziario è il principale produttore di questo tipo di beni e servizi. L’opportunità è, dunque, doppia e anche di questo si parlerà nel corso del convegno, la cui partecipazione è aperta a tutte le imprese, previa iscrizione da effettuare utilizzando il modulo nel link a fondo pagina.
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