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NASCE IL NUOVO CCNL PER I DIPENDENTI DEI PUBBLICI ESERCIZI

Si applica a bar, ristoranti, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale e alla ristorazione collettiva

lunedì 12 febbraio 2018
NASCE IL NUOVO CCNL PER I DIPENDENTI DEI PUBBLICI NASCE IL NUOVO CCNL PER I DIPENDENTI DEI PUBBLICI
Fonte: Fipe nazionale

Dopo una lunga negoziazione, è stato firmato il primo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti dei settori dei Pubblici Esercizi, della Ristorazione Collettiva e Commerciale e del Turismo. Il nuovo contratto è stato firmato per la parte datoriale dai rappresentanti della Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, di Angem, di Legacoop Produzione e Servizi, che rappresentano la quasi totalità delle Imprese del settore. Per la parte sindacale è stato firmato dai rappresentanti di Filcams CGIL, Fisascat CISL e Uiltucs UIL.
Il nuovo CCNL, indipendente e svincolato rispetto ai contratti precedenti, ha un campo di applicazione che interessa oltre un milione di addetti di un settore dove operano più di 300.000 imprese, con un fatturato di oltre 80 miliardi di euro (nel Vicentino le imprese del settore sono circa 4.500 ed occupano 11mila dipendenti).
Bar, ristoranti, trattorie, pizzerie, pub, mense scolastiche ospedaliere e aziendali, grandi aziende della ristorazione commerciale multi localizzata, imprese della ristorazione collettiva, cooperative della ristorazione, stabilimenti balneari, discoteche, sale giochi, da oggi hanno quindi un nuovo contratto di lavoro di riferimento, autonomo e dedicato solo al settore del fuoricasa italiano.
Aumento in busta paga di €100 a regime, rafforzamento dell’assistenza sanitaria integrativa, durata quadriennale e importanti innovazioni mirate al recupero di produttività "costituiscono - scrive Fipe in una nota - una base equilibrata dalla quale potremo tutti assieme lavorare congiuntamente per salvaguardare un mercato nell'interesse di tutti i protagonisti,  lavoratori, consumatori e imprese".
“Grazie all’impegno e al senso di responsabilità di tutti i firmatari - dice Lino Enrico Stoppani Presidente Fipe - è stato possibile dare un contratto di riferimento per uno dei settori strategici e di punta del Made in Italy. Siamo certi che le importanti innovazioni previste dal contratto, che garantiranno una maggiore flessibilità operativa, saranno la leva per favorire quel recupero di produttività necessario per sostenere gli investimenti migliorativi e rafforzare lo sviluppo di un settore chiave dell’economia italiana”.
“Siamo soddisfatti del percorso effettuato e del risultato ottenuto”, ha continuato Carlo Scarsciotti, Presidente Angem. “Un Contratto nazionale che rappresenta le peculiarità tipiche delle imprese che operano nel settore della ristorazione, un comparto economico a forte valenza sociale chiamato ad avere in modo crescente un ruolo fondamentale per la vita dei cittadini”.

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