Un risultato fortemente atteso che finalmente, dopo pressanti richieste, è ora realtà: le tariffe Inail pagate dalle imprese del Terziario subiscono un sostanzioso taglio grazie alla recente approvazione del decreto interministeriale Lavoro-Mef. Una riduzione che riguarda tutti i settori, ma che è particolarmente significativa per i settori del Commercio, Turismo e Servizi, dove si arriva anche a toccare un dimezzamento delle aliquote. “Da anni la Confcommercio era in pressing su questo tema – spiega Sergio Rebecca, presidente provinciale dell’Associazione, che ricopre anche la carica di vicepresidente nazionale -: era infatti sotto gli occhi di tutti come, rispetto agli effettivi livelli di rischio, le imprese del Terziario pagassero dei Premi Inail strutturalmente sovradimensionati. Lo sgravio ottenuto, che sfiora in alcuni casi il 50 per cento, è molto importante, perché riequilibra il rapporto entrate-prestazioni”. Per le 45mila imprese del settore che operano in provincia di Vicenza, dunque, il 2019 porta con sé una sensibile riduzione del cuneo fiscale. L’aliquota Inail applicata, ad esempio, al settore alberghiero, passa dal 22 per mille sulla retribuzione annua lorda al 10,56: applicando lo sgravio ad un receptionist, un hotel pagherà ora un premio annuo di 229 euro contro i 477 di prima. Anche per attività di bar lo “sconto” è sostanzioso: in questo caso l’aliquota passa dal 16 per mille al 9,91, che in “soldoni” significa pagare un premio Inail, per una figura professionale come il “cameriere-barista”, di 209 euro contro 337. Vantaggi, tra gli altri, anche per la generalità dei negozi, dove l’aliquota passa dal 12 per mille al 7,31, con un premio che ora si attesta, per un commesso (4° livello), sui 166 euro contro i 272 euro richiesti in precedenza.
“La riduzione delle tariffe Inail aiuta certamente ad abbassare il costo del lavoro – conclude il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca -. E’ un passo importante che si aggiunge anche ad un'altra opportunità che come Confcommercio stiamo promuovendo con convinzione nelle aziende: introdurre politiche di welfare aziendale, che oltre a migliorare il clima interno, garantiscono ulteriori vantaggi fiscali e contributivi ad aziende e lavoratori”.
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