Tra agosto e ottobre le imprese vicentine del commercio, turismo e servizi prevedono di assumere 11.030 lavoratori, il 50,2% delle 21.990 assunzioni previste in totale (comprendendo i settori industriali e dei servizi, cui la ricerca fa riferimento). A rilevarlo è l’ultimo bollettino emesso dal progetto Excelsior, il sistema informativo messo in campo da Unioncamere e Anpal. Nelle previsioni riferite a questi quattro mesi in provincia di Vicenza, emergono poi altri dati interessanti: nel Terziario sarà il comparto servizi alle imprese a contribuire maggiormente alle assunzioni, con 3.130 entrate previste, seguito dall’alloggio-ristorazione–turistici, con 2.950 entrate. Quindi viene il commercio (2.690 entrate previste) e infine i servizi alle persona (2.260 le entrate previste).
Focalizzandosi sul mese di agosto, il rapporto Excelsior rileva che le figure più ricercate nel Vicentino sono quelle dei cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici (ben 660 lavoratori previsti in entrata); che però, per il 45.9% delle imprese che hanno risposto al questionario di Unioncamere-Anpal, sono di difficile reperibilità, in particolare per la mancanza di candidati. Anche la figura del commesso e tra i top nelle previsioni di assunzione (almeno 330 unità ad agosto tra grande distribuzione, negozi e ingrosso), ma qui la reperibilità appare relativamente più semplice visto che “solo” circa un quarto delle imprese ha trovato difficoltà a reperire personale.
“Il Terziario di mercato e il turismo in particolare, stanno lentamente risalendo la china dopo il periodo pandemico – è il commento del presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca -. Le nostre imprese stanno dando un contributo importante in termini di occupazione e conseguentemente di ricchezza distribuita sul territorio. Se vogliamo proseguire il trend, però, è essenziale che siano date risposte efficaci e urgenti al problema del caro energia e all’impatto dell’inflazione – prosegue il presidente Rebecca – perché se il potere d’acquisto delle famiglie diminuisce e i costi delle imprese aumentano si rischia un “corto circuito” che avrà un impatto negativo molto forte anche sui nostri settori”.
Su un altro aspetto messo in luce dal rapporto Excelsior, ovvero la difficoltà di reperire personale nel settore ristorativo, interviene invece Ernesto Boschiero, direttore di Confcommercio Vicenza e amministratore delegato di Esac, l’ente formativo dell’Associazione: “E’ un tema, questo, che stiamo affrontando anche facendo leva sulla formazione, elemento essenziale per rendere le imprese più reattive ai mutamenti del mercato e attente alle esigenze della clientela, favorendo la crescita delle professionalità e il miglioramento del clima aziendale. Ad esempio con l’autunno – prosegue Boschiero - la nostra Università del Gusto prevede di far partire ben 5 corsi a qualifica per formare figure di cucina e pizzeria, pasticceria, bartender e macelleria. Contiamo così di dare un ulteriore contributo alla risoluzione del problema di carenza di figure professionali, formando lavoratori pronti ad inserirsi in azienda con competenza ed entusiasmo”. In questo senso, il prossimo 15 settembre l’Università del Gusto ha programmato un open day gratuito sulle professioni del food&beverage proprio per illustrare i percorsi formativi. Maggiori informazioni e iscrizioni nel sito www.universitadelgustovicenza.it.
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