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CONFCOMMERCIO INTERVIENE SULLA CARENZA DI PERSONALE ALL’INPS DI VICENZA

Il presidente Piccolo: “Soluzioni al più presto, la questione non può essere demandata alla buona volontà e dedizione di chi oggi lavora nell’Ente”

giovedì 18 luglio 2024
CONFCOMMERCIO INTERVIENE SULLA CARENZA DI PERSONALE ALL’INPS DI VICENZA CONFCOMMERCIO INTERVIENE SULLA CARENZA DI PERSONALE ALL’INPS DI VICENZA

L’INPS di Vicenza, ente che si occupa di previdenza sociale e dei relativi servizi per tutto il territorio provinciale, nel 2020 contava su 239 lavoratori, ad oggi invece tra pensionamenti e richiesta di trasferimenti del personale in altre sedi, ne restano 190. A lanciare l’allarme sulla carenza di addetti, tanto da paventare la chiusura delle sedi territoriali di Thiene ed Arzignano, è stato il direttore provinciale Dario Buonomo, che in una dichiarazione a Il Giornale di Vicenza ha delineato due principali cause di questa situazione: da un lato la sporadicità di concorsi per l’assunzione di nuove risorse; dall’altra la “fuga” quasi immediata degli assunti, che in gran parte provengono dal Sud e non appena possono chiedono il trasferimento in sedi più vicine alla loro città d’origine.

Sulla questione sono intervenute le categorie economica della provincia, lamentando i possibili disagi, causati da un rallentamento dell’operatività dell’Ente, sia per i cittadini che per le imprese.

Anche Confcommercio Vicenza è intervenuta con una nota, in cui il presidente Nicola Piccolo ha ribadito la necessità di trovare al più presto una possibile soluzione.

“Le preoccupazioni sono le stesse già elencate dalle altre categorie economiche vicentine – afferma il presidente -. Il funzionamento efficiente e tempestivo dei servizi erogati dall’Istituto è fondamentale tanto per i cittadini quanto per le imprese. Nel nostro settore vi sono aziende della ristorazione o che erogano altri servizi che, ad esempio, necessitano del DURC, documento che attesta la regolarità contributiva dell’impresa, per poter partecipare alle gare sulle forniture pubbliche o per collaborare con altre aziende private. Se le tempistiche di rilascio dell’attestazione si allungano possono venir meno delle opportunità significative. Lo stesso vale nel caso di approvazione della cassa integrazione per un’impresa o l’accettazione della pratica di pensione, dello stato di maternità o della Naspi per un cittadino: il rallentamento dell’attività dell’Istituto per mancanza di personale è, quindi, un tema serio che va risolto al più presto e che non può essere demandato alla buona volontà e dedizione di chi oggi lavora all’INPS di Vicenza.

Confcommercio Vicenza – conclude Piccolo –, nell’estate 2023, si è fatta promotrice del Comitato INPS regionale per discutere della questione assieme alle altre categorie economiche e con lo stesso obiettivo ha rappresentato la difficile situazione di Vicenza alla Confederazione nazionale affinché si attivi presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, chiedendo il potenziamento degli organici dell’Istituto nel nostro territorio”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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