È in dirittura d’arrivo il decreto attuativo emesso dal ministro del Lavoro di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze (di cui si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) che in sostanza determina un anno “bianco” contributivo per i lavoratori autonomi, come gli imprenditori del commercio, turismo e servizi, che hanno subito un forte calo di fatturato a causa della pandemia. Si tratta di uno sgravio sui contributi Inps fino ad un massimo di 3.000 euro di cui possono beneficiare coloro che hanno percepito, nel 2019, un reddito sotto i 50mila euro e le cui attività hanno subito, nel confronto tra 2020 e 2019, un calo di fatturato maggiore del 33%.
E nel frattempo l'Inps comunica il rinvio al 20 agosto del versamento della prima rata di contributi fissi previdenziali e assistenziali per gli iscritti alle gestioni autonome speciali di artigiani e commercianti (la cui scadenza era originariamente prevista il 17 maggio).
“E’ una notizia importante per le nostre imprese – è il commento di Sergio Rebecca, presidente della Confcommercio di Vicenza – perché dà finalmente applicazione a quanto aveva previsto la scorsa Legge di Bilancio, accogliendo le richieste di sgravi contributi avanzate con forza e costanza dalla Confcommercio. Quest’anno i lavoratori autonomi del commercio devono versare circa 3.800 euro di contributi minimi, oltre a quelli calcolati sul reddito dello scorso anno, e avere un “bonus” di 3 mila euro non è poco”. Ovviamente non è un vantaggio per tutti, ma Confcommercio calcola che ad averne i requisiti siano circa il 25% delle imprese vicentine del terziario, considerato che non possono essere agevolati i titolari di pensione diretta e coloro in possesso di redditi da lavoro dipendente.
Tutto bene dunque? In un primo momento non proprio. Come spesso accade, le migliori intenzioni del legislatore si scontrano con i nodi della burocrazia ed in particolare con la tempistica di emanazione del decreto e così il ministero del Lavoro ha dovuto "correre ai ripari" per evitare che dopo aver concesso gli sgravi, le imprese fossero comunque costrette a versare la prima rata dei contributi fissi. Da qui il pressing di Confcommercio per il rinvio della scadenza, arrivato nella giornata del 13 maggio. "Un controsenso, che ora è stato eliminato - commenta soddisfatto il direttore di Confcommercio Vicenza Ernesto Boschiero -, con un vantaggio in più: la proroga al 20 agosto non vale solo per chi ha diritto allo sgravio, ma anche per tutti gli iscritti alle gestioni autonome speciali artigiani e commercianti”.
Per i titolari di imprese del commercio, del turismo e dei servizi l’esonero contributivo è comunque un aiuto importante: “È una boccata d’ossigeno sul fronte della liquidità per le imprese più in sofferenza – conclude il presidente di Confcommercio Vicenza Sergio Rebecca – in attesa dei provvedimenti più attesi che permetteranno a tutte le imprese, soprattutto quelle più penalizzate del turismo e della ristorazione, di tornare pienamente operativi nel rispetto dei protocolli di sicurezza”.
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