L'Ufficio Studi di Confcommercio ha presentato la seconda edizione dell'Osservatorio Terziario e Lavoro (link al documento integrale in pdf). Il direttore Mariano Bella ha voluto sottolineare che nel 2023 per la prima volta il settore del terziario ha raggiunto la quota di oltre il 50% per quel che riguarda l'occupazione totale. "Tra giugno 2019 e giugno 2023 si registrano 2,6 milioni di lavoratori in più, di cui il 77,9% appartiene al terziario di mercato, pari a 2 milioni. La crescita si compone per l'87% di lavoratori dipendenti e per il 13% di lavoratori indipendenti; il 98,5% e il 75% rispettivamente degli indipendenti e dei dipendenti appartiene al terziario di mercato", ha osservato Bella. "Il terziario di mercato è, dunque, palestra di auto-imprenditorialità, ma è fondamentale anche per il lavoro dipendente".
Il direttore dell'Ufficio Studi ha quindi evidenziato ancora una volta il ruolo della partecipazione femminile: "L'incremento della partecipazione delle donne al mondo del lavoro costituisce la principale, se non l'unica, possibilità di crescita dell'Italia nel prossimo decennio". Dunque note positive ma anche qualche ombra soprattutto per quel che riguarda la mancanza di lavoratori in alcuni settori come il turismo. "Se nel 2024 si osservasse una crescita delle presenze turistiche del 4,5% rispetto al 2023, pari a oltre 20 milioni in più di turisti, avremmo bisogno - ha spiegato il direttore dell'Ufficio Studi - di 70mila nuovi lavoratori rispetto allo scorso anno solo in alloggio e ristorazione. Con indotto, cultura e commercio si arriva a 170mila, difficili da trovare". Parlando della situazione economica generale del Paese, Bella ha ricordato che l'andamento è buono e la sofferenza principale è quella relativa alla debolezza dei consumi. "Il Pil italiano - ha concluso il direttore dell'Ufficio Studi - nel 2024 potrebbe superare l'1%".
Sangalli: "Facilitare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro"
Il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli ha commentato i dati dell'Osservatorio Terziario e Lavoro. “Nel nostro Paese l’occupazione cresce grazie al terziario di mercato, cioè commercio, turismo, servizi, trasporti. Settori che, complessivamente, garantiscono oltre il 50% del totale degli occupati. Tuttavia mancano 170mila lavoratori, soprattutto nel comparto turistico, per mancanza di competenze specifiche". "Dunque - ha concluso Sangalli- servono più politiche attive, più formazione per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro”.
Tratto da Confcommercio.it
a cura di Ugo Da Milano
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