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LAVORATRICI MADRI: COME FUNZIONA IL BANDO #RIPARTO 2022

L’agevolazione consente di finanziare progetti di welfare aziendale per sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri

martedì 26 luglio 2022
COME FUNZIONA IL BANDO #RIPARTO 2022 COME FUNZIONA IL BANDO #RIPARTO 2022

Sul tema, Confcommercio aveva organizzato un webinar, tenutosi il 14 luglio scorso, dal titolo "Genitorialità e lavoro. Misure a sostegno della maternità e paternità. Percorsi per agevolare il rientro al lavoro" (la cui registrazione è disponibile all’interno dell’Area Riservata ai soci del sito www.ascom.vi.it – sezione “Archivio Webinar”). L'interesse dimostrato per le azioni mirate ad agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance, trova un immediato riscontro operativo nel bando “#RiParto”, l’avviso pubblico emanato dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si tratta di uno strumento grazie al quale le imprese possono chiedere dei finanziamenti con queste finalità. Le proposte progettuali, infatti, dovranno prevedere azioni rientranti nelle seguenti aree di intervento:

  • supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale;
  • incentivi economici finalizzati al rientro dopo il parto (o l’adozione);
  • formazione ed aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto (o l’adozione).

Destinatarie delle azioni progettuali sono le lavoratrici dipendenti a tempo indeterminato e determinato (anche part time), le dirigenti, le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici in somministrazione, le titolari di un rapporto di collaborazione.

Le attività di welfare proposte dalle aziende che richiedono il finanziamento dovranno perseguire gli obiettivi previsti riferendosi alle categorie di azioni individuate, potranno prevedere l’attivazione di reti con enti territoriali, imprese, enti pubblici e soggetti del privato sociale e dovranno prevedere azioni progettuali per la durata di 24 mesi.

Le categorie di azioni espressamente individuate dal regolamento del Bando, all’interno delle quali dovranno collocarsi le attività scelte dalle aziende, sono le seguenti:

  • adozione di politiche aziendali a tutela della maternità attraverso azioni di flessibilità oraria e organizzativa;
  • promozione e sostegno della natalità e della maternità, reinserimento delle lavoratrici dopo un periodo di assenza dal lavoro per motivi legati ad esigenze di conciliazione;
  • interventi e servizi.

Le proposte progettuali potranno riguardare una o più azioni coerenti tra loro, anche in considerazione delle dimensioni aziendali e del contesto lavorativo di riferimento.

Per quanto riguarda l'enetità del contributo, la richiesta di agevolazione per ciascuna iniziativa progettuale dev’essere compresa:

  • tra un minimo di 15.000 euro ed un massimo di 50.000 euro per le imprese con meno di 10 dipendenti e il cui fatturato sia uguale o inferiore a 2 milioni di euro («microimprese»); in tal caso il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno al 10% del totale dell’importo richiesto;
  • tra un minimo di 30.000 euro ed un massimo di 100.000 euro per le imprese con meno di 50 dipendenti e il cui fatturato sia uguale o inferiore a 10 milioni di euro («piccole imprese»); in tal caso il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno al 15% del totale dell’importo richiesto;
  • tra un minimo di 80.000 euro ed un massimo di 250.000 euro per le imprese con un numero di dipendenti compreso tra 50 e 250 e il cui fatturato sia uguale o inferiore a 50 milioni di euro («medie imprese»); in tal caso il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno al 20% del totale dell’importo richiesto;
  • tra un minimo di 200.000 euro ed un massimo di 1.000.000 di euro per le imprese con più di 250 dipendenti e il cui fatturato sia superiore a 50 milioni di euro («grandi imprese»); in tal caso il soggetto proponente deve contribuire ai costi del progetto con risorse finanziarie pari ad almeno al 30% del totale dell’importo richiesto.

Le imprese interessate dovranno inoltrare l’apposita domanda di partecipazione al Bando, completa di tutta la documentazione richiesta, a mezzo PEC (all’indirizzo: avvisoRiParto@pec.governo.it) entro il 5 settembre 2022, alle ore 12.00.

L’Ufficio Sindacale di Confcommercio Vicenza è a disposizione per ogni ulteriore informazione a riguardo.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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