• Home 
  • Welfare 

NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI: SERVONO CORRETTIVI ALLA PROPOSTA CONTENUTA NELLA LEGGE DI BILANCIO

Chiesto un incontro urgentissimo per verificare la disponibilità del Governo a individuare misure che possano mitigare l’impatto dei costi che le imprese dovranno sostenere a regime

.

martedì 02 novembre 2021
NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI: SERVONO CORRETTIVI A NUOVI AMMORTIZZATORI SOCIALI: SERVONO CORRETTIVI A

Con il via libera del Consiglio dei ministri alla legge di Bilancio per il 2022, Confcommercio, assieme alle altre associazioni che rappresentano le imprese del Terziario di mercato, hanno chiesto un incontro urgentissimo al Presidente Mario Draghi e al Ministro Orlando. La richiesta è motivata dalla necessità di individuare misure che possano mitigare l’impatto dei costi che le imprese dovranno sostenere, qualora la proposta sui nuovi ammortizzatori sociali dovesse trovare conferma e entrare a regime. In particolare, le associazioni esprimono la forte preoccupazione delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, ancora alle prese con le conseguenze della pandemia ed impegnate in una difficilissima ripartenza, sul possibile aumento degli esborsi contributivi.

La proposta approvata dal Consiglio dei ministri prevede, infatti: l'estensione degli ammortizzatori alle imprese sotto i 5 dipendenti; la Cigs per tutti datori lavoro con più di 15 dipendenti a prescindere dal settore; la Naspi allargata a lavoratori discontinui, decalage parte dal sesto mese e dall'ottavo per i 55enni; gli ammortizzatori per i dipendenti del settore della pesca e per i marittimi; la disoccupazione per i collaboratori autonomi e co.co.co.

Secondo Confcommercio è prevedibile che tali misure si riflettano in un aumento del costo del lavoro per le piccole imprese, conseguenza che metterebbe a rischio la sostenibilità contributiva di molte imprese del comparto. Oltre a questo, è indispensabile approfondire i meccanismi introdotti e la congruità delle nuove tutele con le specificità delle imprese dei settori commercio, turismo e servizi, secondo il principio enunciato di un reale universalismo differenziato.

In vista dell’incontro con il premier e il Ministro Orlando, Confcommercio ha messo a punto, assieme alle altre Associazioni del Terziario, alcune, fondamentali richieste. Si tratta innanzitutto della previsione di un adeguato periodo transitorio (triennale) in grado di permettere un aumento graduale della contribuzione, limitando così gli effetti potenzialmente distorsivi che un incremento del costo del lavoro potrebbe avere sull’attuale ripresa economica. Inoltre, la richiesta di misure di riduzione del costo del lavoro attraverso un abbattimento dei contributi sociali per assegni per il nucleo familiare, in linea con quanto già contemplato dalla legislazione vigente, intervenendo, laddove non vi fosse adeguata capienza, anche sui contributi dovuti per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali oltre che sulla malattia.

Tra le richieste, anche la previsione di un chiaro principio programmatico di verifica periodica della congruità tra andamenti della contribuzione e andamenti della prestazioni (meccanismo bonus malus) e una prima tappa di monitoraggio, entro la fine del 2022, al fine di verificare l’effettivo utilizzo degli strumenti, l’adeguatezza delle prestazioni, la congruità e la rispondenza delle aliquote, cosi come definite negli intenti della riforma. Infine, il superamento di alcuni vincoli che hanno fortemente limitato l’utilizzo della Cassa Integrazioni Guadagni Straordinaria nel settore della ristorazione, degli alberghi e delle pulizie.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

NEWS IMPRESE