La crescita occupazionale del Terziario di mercato, con un incremento anche dei contratti a tempo indeterminato, traina i risultati dell’Ente Bilaterale Settore Terziario della Provincia di Vicenza, che chiude un bilancio 2023 durante il quale sono state ulteriormente rafforzate le prestazioni a favore dei lavoratori e delle aziende del commercio, turismo e dei servizi. È quanto è emerso nel corso della recente Assemblea Annuale dell’organismo paritetico tra Confcommercio Vicenza e sindacati di categoria Filcams-Cgil, Fisascat-Cils e Uiltucs-Uil, che ha fatto il punto delle attività, con uno sguardo anche alla nuova operatività avviata nell’anno in corso, considerato che nel 2024 gli enti bilaterali sono diventati due: uno rivolto al solo commercio e servizi, l’altro al turismo.
Tornando al bilancio 2023, una voce importante è quella del “welfare contrattuale territoriale”, un sistema a sostegno e tutela dei lavoratori e delle aziende, realizzato attraverso la contrattazione tra le parti sociali a livello territoriale. “C’è soddisfazione perché abbiamo registrato un forte incremento dei sussidi erogati ai lavoratori – afferma il presidente Nicola Piccolo -, favorendo interventi a sostegno di numerose spese sostenute dalle famiglie, oltre che nell’aggiornamento professionale. Mentre per le aziende abbiamo confermato la priorità alla sicurezza nei luoghi di lavoro e all’incremento occupazionale, anche qui con un significativo aumento degli interventi”.
Il bilancio approvato in assemblea fotografa la crescita dell’attività: sono stati infatti 2.045 le richieste di rimborso presentate dai dipendenti delle aziende del Terziario e liquidate dall’Ente nel 2023 (contro le 1.635 dell’anno precedente): si tratta di contributi a sostegno di spese scolastiche, spese per figli disabili, rimborsi per l’iscrizione agli asili nido, indennità in caso di congedo per malattia dei figli, “bonus cultura” (che rimborsa l'acquisto di biglietti di ingresso a musei e siti del patrimonio artistico “Unesco”), contributi per i centri estivi e altro ancora.
Aumentate anche le prestazioni rivolte alle aziende, con 579 interventi (erano stati 485 l’anno precedente) per sostenere gli accertamenti sanitari, la realizzazione del Documento di Valutazione dei Rischi o il Piano di Emergenza, oltre a contributi a sostegno dell’occupazione (“premia” la trasformazione dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato).
Per facilitare ancor più l’accesso dei lavoratori e delle imprese a queste prestazioni, oltre che per dare un’informazione ancora più completa sull’attività dell’Ente, è stato nelle scorse settimane completamente rinnovato il sito www.entebilateralevi.it, che ora consente anche di inserire le domande attraverso una procedura on line, caricando tutta la documentazione e velocizzando così l’iter di approvazione.
Tornando all’attività dell’Ente Bilaterale Settore Terziario, nel 2023 è cresciuto anche l’impegno sul fronte della formazione, che l’Ente finanzia, anche grazie al contributo della Camera di Commercio di Vicenza, offrendo corsi a costo zero per i dipendenti delle aziende iscritte. In totale, nel 2023 sono stati realizzati 233 corsi rivolti ai dipendenti, con 2.084 partecipanti (+25% rispetto all’anno precedente) provenienti da 1.457 aziende (l’incremento qui è stato del 21%). La formazione era rivolta in particolare ai temi della sicurezza (779 i partecipanti), alla crescita della professionalità (con oltre mille iscritti) e alle competenze nell’area food (con quasi 300 partecipanti).
Da ricordare, poi, tra le attività svolte dall’Ente Bilaterale Settore Terziario, la Commissione di Conciliazione, ritenuto evidentemente da lavoratori e imprese del terziario vicentino un valido ed efficace strumento di risoluzione delle controversie di lavoro: nel 2023 l’Ente ha infatti assistito ben 178 aziende e 257 lavoratori, affrontandoproblematiche giuridiche, economiche, contrattuali, fiscali e contributive.
Ulteriore e fondamentale tassello nell’ambito delle attività è stata poi l’area sicurezza sul lavoro, dove l’Ente Bilaterale Terziario è punto di riferimento tecnico-organizzativo alla formazione dei lavoratori (attraverso l’Organismo Paritetico Provinciale) e ha creato al proprio interno la figura del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (R.L.S.T.). “Si tratta – spiega Fabio La Russa, vicepresidente dell’Ente Bilaterale – di una figura importante, offerta gratuitamente a lavoratori e imprese, che consente alle aziende di avere la copertura prevista dagli obblighi di legge, ma soprattutto di svolgere una puntuale analisi del documento di valutazione dei rischi e di verificare l’espletamento dei previsti percorsi formativi, compresi i successivi aggiornamenti”.
Un compito essenziale, dunque, soprattutto perché consente anche alle aziende di piccole e piccolissime dimensioni di avere un approccio rigoroso sulla sicurezza, agendo di fatto in termini di prevenzione del rischio.
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