Il 75% delle piccole e medie imprese italiane ha superato il livello medio di welfare aziendale e quelle con un livello alto e molto sono passate dal 10,3% del 2016 al 33,3%, con un aumento dell'8% negli ultimi due anni. Nel contempo, si sono dimezzate - dal 48,9% al 25,5% - le pmi con un livello iniziale (il loro welfare consiste sostanzialmente nell'adozione delle misure previste dai contratti collettivi).
Questo è quanto emerge dal rapporto “Welfare Index Pmi 2024” sullo stato, giunto alla ottava edizione. L'iniziativa è promossa da Generali Italia con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e con la partecipazione delle principali Confederazioni italiane: Confcommercio, Confindustria, Confagricoltura, Confartigianato e Confprofessioni. Quest'anno hanno partecipato circa 7mila imprese - più del triplo rispetto alla prima edizione – attive in tutti i settori produttivi, di tutte le dimensioni e da tutta Italia.
"Le misure di welfare mirate a favorire una maggior conciliazione vita-lavoro e al rafforzamento del secondo pilastro previdenziale e assistenziale rappresentano un importante aiuto per le famiglie e un significativo passo volto al superamento del gender gap occupazionale, retributivo e conseguentemente pensionistico. Il sistema multipilastro di welfare, nel quale da sempre crediamo, e il recente rinnovo del nostro Ccnl vanno in questa direzione al fine di perseguire efficienza, equità e inclusività. Si agisce, quindi, i su servizi e costi che, in assenza di interventi di tipo collettivo, sarebbero oneri a carico delle famiglie e delle categorie più fragili": così Laura Bernini, responsabile settore welfare pubblico e privato di Confcommercio, nel suo intervento alla presentazione dello studio svoltasi a Roma il 13 giugno scorso.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.