Dallo scorso 10 agosto, per somministrare alcolici nei circoli privati ed in enti collettivi è necessario inviare una comunicazione al Questore. Non solo: ai circoli si applicheranno nuovamente i poteri di controllo, di accesso ai locali e di chiusura preventiva da parte delle Forze dell’Ordine. Si tratta di una vittoria della FIPE, che, grazie alla sua azione presso le sedi competenti, è riuscita a far ripristinare le norme in materia, dopo che l’abrogazione del secondo comma dell’art. 86 del TULPS da parte del Decreto Semplificazioni del febbraio scorso aveva praticamente escluso tali attività dai controlli, allargando ancor più le maglie su attività che spesso esercitano una sleale concorrenza rispetto ai pubblici esercizi.
Dunque ora le Forze di Polizia possono entrare liberamente nei circoli privati per effettuare le ordinarie attività di controllo ed il Questore avrà nuovamente la facoltà di emanare nei loro confronti provvedimenti di sospensione e di chiusura dell’attività, nel caso in cui siano avvenuti gravi disordini, siano un abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o costituiscano un pericolo per l’ordine pubblico, la moralità e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Tale provvedimento di chiusura viene imposto a fini di prevenzione, per evitare il verificarsi di fatti pregiudizievoli per la sicurezza dei cittadini.
Questo risultato si aggiunge a quelli già ottenuti nel corso dell’anno, come il mantenimento dell’autorizzazione per il ballo, nonché dei requisiti morali per la somministrazione temporanea di alimenti e bevande in occasione di fiere, sagre, ecc., che con un malinteso scopo di “liberalizzazione” erano stati soppressi.
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