martedì 01 ottobre 2013
Barbara Guerra e Anna Maria Mianzan (Madonnetta) con Carlo Petrini. Sotto Lucia e Giuseppe Zamboni (Trattoria Zamboni) e Monica Gianesin (Isetta)
Una bella soddisfazione per tre ristoranti ben conosciuti in Confcommercio Vicenza. Hanno infatti ottenuto la conferma della chiocciola che li inserisce di diritto nella prestigiosa guida Osterie d’Italia 2014 di Slow Food. Ad ottenere l’ambito riconoscimento l’Osteria Madonnetta di Marostica (tra i locali in prima linea nella rassegna Confcommercio Oca e Marzemin), la Trattoria Isetta di Pederiva di Grancona e la Trattoria Zamboni di Lapio di Arcugnano (appartenenti al gruppo Le Buone Tavole dei Berici). Si tratta di locali per certi versi “veterani” della guida perché già presenti nelle passate edizioni, ma ogni anno la conferma va a dare ulteriore lustro ad una ristorazione di qualità, legata alle produzioni locali.
Non a caso Marco Bolasco, direttore di Slow Food Editore, ha aperto la presentazione di Osterie d’Italia 2014 defiinendo i locali premiati come gli autentici “depositari delle tradizioni e dei segreti del territorio” Un concetto ribadito dal segretario nazionale dell’associazione Carlo Petrini: “Voi tenete nelle vostre mani i beni culturali che ci hanno tramandato i nostri anziani. È grazie a gente come voi che questo nostro Paese sta in piedi: grazie a chi tiene in vita la memoria dei sapori, trasformando i beni della terra in piatti meravigliosi”
Come sempre, i locali presenti in guida sono segnalati da simboli ormai familiari: la Chiocciola per le osterie che più di altre entusiasmano per ambiente, cucina, accoglienza, assegnata quest’anno a 232 locali; la Bottiglia, per quelle con una proposta di vini articolata e rappresentativa della regione; il Formaggio, per i locali che presentano la migliore selezione di caci. Segnalazioni particolari sono riservate ai locali accessibili ai disabili, quelli che aderiscono al progetto Alimentazione Fuori Casa dell’Associazione Italiana Celiachia e a quelli che aderiscono al progetto dell’Alleanza tra cuochi e Presìdi Slow Food, la rete di chef impegnati ad avere nel
menù almeno tre prodotti dei Presìdi e a menzionare il nome dei produttori. Ristoranti ma non solo: indicati anche i bar e le pasticcerie per una sosta piacevole, o i negozi e gli artigiani dove acquistare specialità gastronomiche locali. Fanno il loro ingresso in guida due nuovi simboli: l’Annaffiatoio che indica le osterie con un orto di proprietà, e l’Insalatiera, per i locali che propongono menù vegetariani.
Il primato dei locali chiocciolati va quest’anno alla Toscana con 25 osterie, seguita da Piemonte e Veneto con 23, Campania con 19, Lazio e Lombardia con 18, Emilia Romagna con 14, Sicilia e Friuli Venezia Giulia con 13, Puglia con 10, Liguria con 9, Trentino con 7, Abruzzo e Alto Adige con 6, Basilicata e Marche con 5, Sardegna e Umbria con 4, Calabria e Cantone Ticino con 3, Molise con 2 e Valle d’Aosta con una sola chiocciola.
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