Tante conferme e una novità per la ristorazione vicentina dall’ultima guida Michelin presentata nei giorni scorsi. Per dire che la qualità espressa dagli chef berici ha raggiunto livelli d’eccellenza e va di pari passo con l’exploit che il Veneto ha ottenuto nell’edizione 2014 della "Rossa".
Ma andiamo con ordine e torniamo a Vicenza. Il locale più stellato della provincia rimane La Peca di Lonigo, con i fratelli Pierluigi e Nicola Portinari, che vede confermate le sue due stelle, una valutazione che in Veneto possono vantare solo Giancarlo Perbellini a Isola Rizza (con l’omonimo ristorante), Elia Rizzo a Verona (con Il Desco), il Caffé Quadri di Venezia (della famiglia Alajmo) e i fratelli Cera dell’omonima osteria di Campagna Lupia.
La stella Michelin continua a brillare anche nei ristoranti Casin del Gamba di Altissimo, guidato dallo chef Antonio Dal Lago; El Coq di Marano Vicentino con lo chef Lorenzo Cogo e la Locanda di Piero di Montechio Precalcino, con lo chef Renato Rizzardi. Una soddisfazione, in più, in Confcommercio Vicenza, viene tra l’altro dal fatto che tutti e tre questi chef hanno tenuto delle lezioni di cucina all’Università del Gusto di Vicenza.
Infine la novità: la stella Michelin attribuita allo Spinechile Resort di Corrado Fasolato a Schio, locale che esordisce così nella nuova edizione della "Rossa".
A tutti gli chef stellati vicentini, vanno ovviamente i complimenti della Confcommercio provinciale.
Dicevamo, però, che i buoni risultati vicentini si inseriscono in un contesto regionale di grande rilievo. E, infatti, la Guida Michelin ha quest’anno inserito ben 5 nuovi locali del Veneto, che si piazza dunque al quinto posto tra le regioni italiane rivelandosi uno dei territori eletti della grande cucina. Citazione d’onore, in questo contesto, va a Le Calandre di Rubano (PD) dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo che con le sue tre stelle Michelin guida la bella “pattuglia” di locali veneti ed è nel gotha Michelin dei “tristellati” con soli altri sette locali in tutta Italia. Complimenti dunque anche allo chef Alajmo, che tra l’altro, va ricordato, è l’ispiratore del Master della Cucina Italiana, il corso di alta formazione che si tiene al Centro Formazione Esac di Creazzo e che inizierà, nell’edizione 2014, il prossimo 3 febbraio (info www.mastercucinaitaliana.it).
Massimiliano Alajmo
Pierluigi e Nicola Portinari (foto Lapeca.it)
Lorenzo Cogo
Antonio Dal Lago
Renato Rizzardi
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