mercoledì 07 maggio 2014
Il 2013 per l'Italia chiude, dal punto di vista turistico, non in positivo, con un crollo della domanda interna dell'8,5% e una diminuzione del numero dei turisti stranieri negli ultimi 4 mesi dell'anno. Per il 2014 si e' intravisto qualche segnale di ripresa in occasione della Pasqua, ma l'anno si prospetta ugualmente difficile, con un turismo organizzato straniero agguerrito, anche se si assiste ad un crollo della concorrenza spagnola ma un ritorno di una forte concorrenza greca. Parte da queste premesse, illustrate dal responsabile Turismo di Confcommercio, Alberto Corti, il convegno "L'Italia cresce con il turismo!" organizzato dall'Osservatorio parlamentare per il turismo, associazione di deputati e senatori, rappresentativi di tutti gli schieramenti politici, operativo nella XIV, XV e XVI legislatura, punto di riferimento "unitario e nazionale" e di raccordo tra Stato, Regioni e UE, per le politiche dell'Italia in materia di turismo.
Il neopresidente dell'Osservatorio, Ignazio Abrignani, ha spiegato in apertura che intende organizzare almeno due iniziative all'anno, per testimoniare l'importanza del settore e far sentire il "grido di dolore" degli imprenditori rispetto al silenzio che spesso li avvolge. Bernabò Bocca, vice presidente dell'Osservatorio Parlamentare per il turismo, si e' augurato che venga presto varato un decreto "Valore turismo", "senza ricominciare da capo", visto che gia' era stato in parte approntato dall'ex ministro Bray, ed ha auspicato in particolare un provvedimento per favorire la riqualificazione degli oltre 34 mila hotel esistenti in Italia e l'uscita dal mercato di quelli non piu' in grado di esserci, favorendo l'ingresso di nuove catene e nuovi soggetti. Inoltre si e' augurato che Fs decidano "se devono fare utili o essere un servizio pubblico: nel secondo caso, come io credo debba essere, devono permettere che venga raggiunto l'80% del territorio italiano".
Franceschini: "Presto un decreto per il turismo"
A proposito di rilamncio del turismo, va segnalata la presa di posizione del Ministro Dario Franceschini, che sottolinea come il governo stia lavorando a un Decreto Turismo che avrà come punti essenziali la promozione unica dell'Italia all'estero, superando la frammentazione regionalistica e anticipando la riforma del Titolo V della Costituzione; la digitalizzazione del turismo, con il rilancio del Portale Italia e incentivi fiscali per alberghi e aziende; il rilancio della formazione e degli istituti turistici; premi per le start up turistiche; progetti specifici per i diversi "turismi" (culturale, enogastronomico, ecosostenibile...) e focus sul Mezzogiorno, che ancora non riesce ad attrarre flussisufficienti di turisti se è vero, come attesta un'indagine dell'Università di Salisburgo basata sul tracciamento dei telefonini, che l'85% dei turisti stranieri si fermano a Roma e solo il 15% vanno a Sud, fino alla Sicilia. L'annuncio del prossimo Decreto Turismo è stata fatta dal ministro Dario Franceschini all'incontro dell'Osservatorio parlamentare sul turismo. "Sono sempre più convinto - ha esordito Franceschini - di ciò che dissi il giorno del giuramento del governo, cioè che sono alla guida del principale ministero economico del Paese, perchè nell'era della globalizzazione la vera opportunità di crescita del Paese è investire sulla bellezza, sull'ambiente, sulla cultura e sul turismo. Lo scetticismo degli operatori è giustificato, perchè la politica non ha ci ha mai creduto. Ma questo governo, che è guidato dall'ex sindaco di una grande città d'arte, vuole portare il turismo e la cultura al centro delle politiche di crescita del Paese. Per riprendere il dialogo con gli operatori riapriremo il Comitato Permanente sul Turismo che si affiancherà al Laboratorio digitale che abbiamo già varato per raccogliere le migliori idee ed esperienze per il rilancio del turismo". Franceschini ha infine assicurato che il turismo sarà anche al centro del semestre di presidenza europea dell'Italia e che il governo si batterà per ottenere per le nostre spiagge e per le nostre guide turistiche la dichiarazione di specificità già ottenuta dalla Francia per garantire una maggiore tutela ai nostri operatori.
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