Gli albergatori della montagna vicentina sono in generale soddisfatti di come sta andando la stagione turistica. Dall’Altopiano di Asiago, passando per Tonezza, il Pasubio, arrivando a Recoaro Terme, le presenze nelle strutture alberghiere sono quest’anno decisamente maggiori rispetto all’estate scorsa, quando pioggia e freddo avevano fatto scegliere a molti turisti mete più calde. Questo però non basta agli operatori del settore per crogiolarsi sugli allori, né tanto meno per credere di poter sempre contare sul fattore meteo, vale a dire su estati calde in città che orientano i turisti verso le più fresche destinazioni montane. La montagna vicentina deve puntare su altre carte: innanzitutto promozione del territorio, tutela e valorizzazione dei beni storici, paesaggistici e della cultura gastronomica. Ne sono convinti tutti gli albergatori contattati da Confcommercio Vicenza con lo scopo di sondare le loro opinioni in merito alla stagione turistica in corso. La ricerca nasce dalla necessità dell’Associazione vicentina di ascoltare periodicamente gli operatori interessati sugli interventi maggiormente necessari al settore, per poterli poi segnalare nelle sedi opportune.
L’indagine è stata realizzata in questi giorni ascoltando le opinioni di alcuni albergatori di Asiago, Gallio, Cesuna, Conco, Lusiana, Tonezza, Valli del Pasubio, Recoaro Terme.
Ciò che accomuna tutti gli operatori del settore, indipendentemente dalla località di appartenenza, è il valore che attribuiscono alla Montagna nel suo insieme; l’essere fortemente convinti delle grandi potenzialità che essa ha e che possono far da volano per l’economia del futuro. Inoltre, la consapevolezza che “non è più come un tempo”, il cliente è cambiato, si muove di più, valuta tra tantissime proposte e non soggiorna più (tranne gli anziani) 15 giorni consecutivi nello stesso albergo, ma al massimo, mediamente, per 5-6 giorni, con picchi nei fine settimana. Per tutti ospitare turisti stranieri è poco frequente, poiché non se ne vedono molti e se ci sono preferiscono una vacanza all’insegna dello sport e del movimento: ciclo escursionismo, trekking, passeggiate a cavallo, ecc.
Ciò che, invece, distingue gli albergatori è saper investire in modo diverso in accoglienza turistica, indirizzando la propria offerta verso un preciso target di clientela, sulla base del tipo di vacanza che il territorio circostante all’hotel può offrire al meglio. La parola d’ordine è quindi: specializzazione, ovvero saper offrire all’ospite una “vacanza su misura”. C’è chi punta su un ambiente di totale relax, comprensivo di centro benessere, chi sulle escursioni organizzate, chi sulla possibilità di praticare sport all’aria aperta, chi sull’enogastronomia. In ogni caso, la scelta va sempre nell’ottica di privilegiare comfort e relax, creando un luogo dove far ritrovare uno stile di vita più in sintonia con la natura e con sé stessi. In definitiva, un modo originale ed equilibrato di wellness.
Le opinioni raccolte da Confcommercio Vicenza concordano nel dire che la stagione turistica estiva della montagna vicentina non sta affatto andando male, e agosto pare confermi i buoni risultati di luglio. Molto dipenderà dalle condizioni climatiche dei prossimi giorni, ma le prenotazioni, in generale, ci sono e lasciano ben sperare.
Per tutti, però, i risultati positivi devono servire da incentivo per puntare ancora di più sul turismo montano come risorsa economica e occupazionale di rilievo. “A ognuno il suo” è l’imperativo comune, nel senso che albergatori e ristoratori confermano di voler fare la loro parte offrendo servizi e prodotti di qualità, ma le Istituzioni territoriali dovrebbero fare bene la loro, mettendo in campo servizi efficienti e accoglienti. Gli operatori chiedono soprattutto che le varie località turistiche siano fatte conoscere meglio, attraverso una promozione coordinata. Chiedono poi infrastrutture moderne; manutenzione delle strade e dei marciapiedi in città; pulizia dei sentieri e boschi, mete di escursioni e picnic; un’adeguata segnaletica sui sentieri e su tutte le località, dei siti di maggiore interesse turistico; più controlli delle forze dell’ordine contro gesti di incuria e vandalismi; collegamenti pubblici costanti tra una località e un’altra, in modo da alleggerire il traffico nelle direttrici che collegano i centri turistici maggiori; eventi e manifestazioni di richiamo non solo nei mesi più gettonati, ma anche a giugno e settembre, per ampliare il più possibile la stagione.
Ed è su questi interventi che – secondo gli albergatori della montagna vicentina - vanno indirizzate le risorse disponibili se si vuole puntare ad sistema turistico organizzato e di qualità, capace di crescere nel tempo e di attrarre maggiori flussi.
Nessuno, infatti, mettere in dubbio la ricchezza del patrimonio offerto dalla montagna, né tanto meno i tanti punti di forza che andrebbero valorizzati e sfruttati, ma l’opinione comune è che le località montane del Vicentino rimangano tuttora penalizzate da una scarsa riconoscibilità nei circuiti turistici importanti. Gli operatori fanno appello dunque all’integrazione delle politiche di promozione e commerciali di tutti i soggetti pubblici e privati, poiché – affermano - troppo spesso è mancata una strategia unitaria volta a migliorare la conoscenza del territorio.
Confcommercio Vicenza, come Associazione più rappresentativa del turismo provinciale, al termine della stagione turistica in corso e con dati più precisi alla mano, ha intenzione di sottoporre all’assessore regionale al turismo Federico Caner le problematiche raccolte e le varie proposte sollecitate dagli albergatori al fine di realizzare una collaborazione che si orienti nella medesima direzione.
ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.