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TAX CREDIT DEL 65% PER GLI ALBERGHI CHE RISTRUTTURANO

Il click day per presentare la domanda è il 26 febbraio. Le risorse saranno assegnate secondo un ordine cronologico

lunedì 05 febbraio 2018

Una buona notizia per gli albergatori che hanno in previsione spese di ristrutturazione e d’arredamento per la propria struttura: sul sito del Ministero dei Beni Culturali sono disponibili le informazioni per usufruire del credito d’imposta per le riqualificazione delle strutture alberghiere. Tale agevolazione, grazie anche agli interventi di Federalberghi-Confcommercio, è stata elevata al 65%.

Scopriamo nel dettaglio quali spese e quali tipologie di interventi si possono effettuare con questa agevolazione fiscale, fermo restando che l'Ufficio Commercio Interno dell'Associazione è disponibile per ulteriori informazioni e approfondimenti. (tel. 0444 964300). 

Soggetti beneficiari

Possono sostenere costi per interventi di ammodernamento e miglioramento dell’offerta ricettiva, usufruendo del credito d’imposta del 65% delle spese sostenute, i proprietari di  alberghi, villaggi albergo,  residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, nonché le strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali. Sono state altresì ammessi al beneficio anche gli agriturismi.

Agevolazione concedibile

Alle imprese alberghiere, esistenti alla data del 1° gennaio 2012, è riconosciuto un credito d'imposta pari al 65% delle spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018, relative a interventi di  ristrutturazione edilizia, di riqualificazione, a condizione che abbiano anche finalità di incremento dell’efficienza energetica o di riqualificazione antisismica. Negli interventi di riqualificazione sono comprese anche le spese per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.

Il credito d’imposta è riconosciuto anche nel caso in cui la ristrutturazione edilizia comporti un aumento della cubatura complessiva.

Il credito d'imposta è ripartito in due quote annuali di pari importo, fino all’importo massimo di 200mila euro nel biennio di riferimento, nel rispetto dei limiti UE (de minimis), e comunque fino all'esaurimento del plafond disponibile.

Condizioni e procedura

Le spese sostenute devono risultare da un’apposita attestazione rilasciata dal presidente del collegio sindacale o da un revisore legale o da un commercialista, perito commerciale o consulente del lavoro, iscritti nei rispettivi albi, ovvero dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

Dal 1° gennaio al 28 febbraio dell’anno successivo a quello di effettuazione delle spese, le imprese interessate devono presentare al Mibact apposita domanda per il riconoscimento del credito d’imposta, secondo modalità telematiche.

Relativamente alle spese del 2017 Il Ministero ha reso noto in questi giorni che l’istanza va presentata esclusivamente online insieme all’attestazione di effettività delle spese sostenute, attraverso il Portale dei Procedimenti (https://procedimenti.beniculturali.gov.it/procedimenti/concorsi/pagepubliclogin.aspx)

Registrazione: il legale rappresentante dell’impresa non ancora iscritto deve registrarsi sul Portale dei Procedimenti;

Compilazione: deve essere effettuata esclusivamente dalle ore 10 del 25 Gennaio 2018 alle ore 16 del 19 febbraio 2018;

Click day: le domande si possono inviare esclusivamente dalle ore 10 del 26 febbraio  alle ore 16 del 27 febbraio 2018.

Per problematiche inerenti il procedimento è attiva la mail taxcreditriqualificazione@beniculturali.it, mentre per problemi riguardanti aspetti tecnici o informatici è attiva la mail: procedimenti@beniculturali.it

Alla domanda, compilata con tutti i dati richiesti e sottoscritta dal legale rappresentante dell’impresa, va allegata la dichiarazione dell’imprenditore che elenca i lavori effettuati e la dichiarazione relativa ad altri aiuti “de minimis” eventualmente fruiti.

Limiti complessivi di spesa

Il credito d’imposta è riconosciuto per i periodi d’imposta 2017 e 2018, nel limite di spesa annuo complessivo di 60 milioni di euro per l'anno 2018, di 120 milioni di euro nell’anno 2019.

Le risorse saranno assegnate secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande.

Il Ministero, entro 60 giorni dal termine finale di presentazione delle domande, pubblicherà  sul proprio sito internet l’elenco delle domande ammesse.



ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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