Un titolo complesso, misterioso e un po’ esoterico, ma decisamente programmatico. Un titolo che conduce ad un percorso che pone la cucina veneta come protagonista di un crocevia di mondi, di gusti e di usanze, che riportano sulla tavola sapori, profumi e modelli di civiltà antiche che nel tempo hanno interagito e convissuto con la società veneta. “Orizzonti Berici: tra cibo, contaminazioni, storia e immortalità dell’anima.” è il titolo della nuova rassegna delle Buone Tavole dei Berici con la quale descrivere e proporre questi intrecci, così peculiari e così importanti per l’evoluzione della cucina veneta, la quale, come poche, non solo ha subito contaminazioni esterne dai principali popoli dell’era moderna, ma al contempo scandisce i suoi periodi gastronomici, legandoli ad avvenimenti storici o religiosi.
Per capirsi, basta pensare al Rinascimento e a Venezia come Porta d’Oriente, che, oltre alle spezie, lascia spazio a sistemi di cottura come la frittura o lo spiedo. Senza contare la cucina Kosher, che dal tardo ‘300 si inserisce sia a Venezia che in terraferma, dando vita a piatti che poi sono entrati nell’uso comune: salsa verde per i bolliti o la ricetta invernale delle sarde in saôr.
Questi i temi forti della prossima rassegna enogastronomica che vengono messi sul piatto (è il caso di dirlo) da Roberto Berno di ”Antica Trattoria Al Sole”, Monica Gianesin della “Trattoria Albergo Isetta”, Giuseppe Zamboni della “Trattoria Zamboni”, Renato Rizzardi de “La Locanda di Piero”, Davide Pauletto de “Le Vescovane”. La rassegna è stata presentata ufficialmente giovedì 23 maggio nella sede di Confcommercio Vicenza e la prima serata è fissata per 6 giugno alla Locanda di Piero, con il titolo "La leggenda della porta d’Oriente: il riso, le spezie e l’influenza orientale in Veneto nelle preparazioni e nelle cotture". Il focus, in questo caso, è sul riso, elemento portante di moltissime preparazioni; le spezie usate per insaporire ma anche per conservare; il fritto, le cotture lente e l’agrodolce.
Tutte le serate tematiche saranno declinate secondo la formula messa in atto la scorsa edizione sotto l’attenta regia dell’enogastronomo Giovanni Veronese. Verrà creato un percorso di gusto – non chiamiamolo menu – nel quale i vari piatti preparati dagli chef saranno presentati agli ospiti in versione finger food, mentre i ristoratori saranno a disposizione dei presenti per domande, impressioni o commenti. Ogni incontro enogastronomico sarà dedicato ad approfondire un diverso lato di quello che è il filo conduttore della rassegna.
Maggiori informazioni sulla rassegna e tutte le date del programma, sono consultabili sul sito www.ristoratoridivicenza.it.
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