È stato approvato nelle Commissioni Attività Produttive e Ambiente della Camera l’emendamento al DDL Concorrenza, presentato dal parlamentare vicentino Silvio Giovine, che va ad introdurre un tetto massimo del 5% alle commissioni a carico degli esercenti sui buoni pasto utilizzati dai dipendenti delle aziende private.
La misura, di cui si dovrà comunque attendere l’approvazione definitiva, equipara, di fatto, le commissioni sui ticket tra il settore pubblico e quello privato, promuovendo al contempo uno sviluppo più concorrenziale del mercato. Si tratta di un provvedimento largamente atteso che risolve un problema segnalato da tempo da Fipe Confcommercio.
È stata prevista anche una norma transitoria per consentire un equilibrato riallineamento delle pattuizioni contrattuali.
Apprezzamento per questo passo in avanti verso l’introduzione di un tetto massimo alle commissioni dei Buoni Pasto al 5% è stato quindi espresso da Fipe Confcommercio nazionale e provinciale, perché “consente di garantire – evidenzia il presidente di Fipe Vicenza Gianluca Baratto - l’efficacia e i benefici del buono pasto come strumento indispensabile per i lavoratori, senza danneggiare gli esercenti, che oggi pagano fino al 20% di commissioni. Una soluzione che premia il buon senso perché riduce sensibilmente i costi per le migliaia di piccole imprese che accettano i buoni pasto, senza penalizzare i lavoratori per i quali il valore del buono resta immutato”.
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