I pubblici esercizi stanno solo in queste ultime settimane registrando un lento ritorno alla normalità dal punto di vista dei flussi di clientela, anche se va detto che dopo il Covid ci si è messo pure il caro energia a fiaccare la propensione alla spesa dei consumatori. Per questo va dato merito a molte amministrazioni comunali della provincia di aver risposto con attenzione alle richieste di Confcommercio di venire incontro alle difficoltà che stanno vivendo le imprese del settore pubblici esercizi, scontando il più possibile il canone di occupazione del suolo pubblico per i plateatici.
Nelle ultime settimane, a chi aveva già deliberato agevolazioni, si sono aggiunti altri comuni.
È il caso di Arzignano, dove la gratuità interesserà circa 40 locali, che avranno modo così di investire nelle loro aree esterne (plateatici) per offrire ai clienti e ai cittadini un'esperienza aggiuntiva durante la bella stagione estiva. Qui il regolamento Il regolamento è stato studiato per essere retroattivo e quindi valido a partire dall'1 aprile 2022, data con la quale lo Stato ha decretato la fine dell'emergenza pandemica. Il sindaco Alessia Bevilacqua e l'assessore al Commercio Enrico Marcigaglia commentano così la decisione: "Grazie a questa delibera, rendiamo gratuiti e senza limiti temporali o di spazio, tutti i plateatici all'aperto dei pubblici esercizi che somministrano cibi e bevande. L'obiettivo è multiplo: aiutare una categoria molto colpita dalla pandemia e allo stesso tempo vivacizzare l’incontro della cittadinanza nelle piazze e nelle vie del paese, permettendo inoltre una riqualificazione estetica di alcune zone della città".
Plateatici gratis per i pubblici esercizi anche a Montecchio Maggiore per tutto il 2022. La Giunta comunale ha infatti approvato l’esenzione totale dal pagamento del canone patrimoniale unico per occupazione del suolo dal primo aprile al 31 dicembre. Lo scopo: incentivare l’utilizzo degli spazi sia per evitare il possibile formarsi di assembramenti e prevenire la diffusione dei contagi, sia per dare una mano ai bar e ai ristoranti già provati dalle lunghe restrizioni causa Covid.
“Non essendo prevista da parte del Governo la proroga dell’esenzione, – spiega l’assessore alle Attività Produttive ed economiche Raffaella Mazzocco – abbiamo deciso di intervenire direttamente a sostegno dei nostri esercenti. Uno sforzo in più, stimiamo un minor gettito derivante dal pagamento del canone unico patrimoniale di circa 10mila e 500 euro, che però ci è sembrato doveroso in questo periodo”. Per il sindaco Gianfranco Trapula “anche con questo provvedimento vogliamo esprimere vicinanza alla nostra comunità, per uscire tutti insieme dal durissimo periodo della pandemia”.
Rimanendo nell’Ovest Vicentino, la gratuità dei plateatici è stata introdotta anche a Chiampo.
Spostiamoci ora a Schio, dove la Giunta ha confermato anche per tutto il 2022 l'esenzione del pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico per bar, ristoranti e altri pubblici esercizi. E via libera anche all'ampliamento degli spazi esterni delle attività che ne faranno richiesta.
“Come avevamo annunciato alla fine dello scorso anno, abbiamo deciso di prorogare per tutto il 2022 questa agevolazione in modo da favorire concretamente gli operatori che hanno subito pesanti perdite economiche a causa delle conseguenze del Covid - dice il sindaco Valter Orsi -. Si tratta di una misura che fino al 31 marzo 2022 era supportata dal Governo attraverso i vari decreti che si sono susseguiti nel tempo. Con la fine dello stato di emergenza, però, abbiamo ritenuto doveroso non privare di questa esenzione i pubblici esercizi e intervenire come Amministrazione. Si tratta, dunque, di un ulteriore sforzo che riteniamo necessario per sostenere le attività cittadine”.
La proroga dell'esenzione del pagamento del canone di occupazione del suolo pubblico per il 2022 era già in programma alla fine dello scorso anno a prescindere dai termini dello stato di emergenza, in quanto la Giunta Orsi aveva condiviso con la Confcommercio un'analisi sulla situazione dei pubblici esercizi scledensi. Con questa proroga si stimano minori entrate derivanti dalla perdita di gettito per circa 30mila euro. Chi farà richiesta di assegnazione o di ampliamento di spazi esterni - fanno sapere dal Comune di Schio - dovrà sostenere solo le spese delle marche da bollo e dei diritti di istruttoria per le relative pratiche.
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