“Noi siamo qui e vogliamo un futuro!”. Sarà questo lo slogan della manifestazione nazionale che Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, terrà a Roma domani, martedì 13 aprile, per dare coralmente volto e voce all’esasperazione di imprenditori in grandi difficoltà. La richiesta al Governo e alla Politica in generale, che saranno evidenziate negli interventi del presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli e di Fipe Lino Enrico Stoppani, è di un impegno preciso sulla ripartenza e di un piano per farlo in sicurezza. Alla manifestazione sarà presente anche Gianluca Baratto, presidente di Fipe-Confcommercio Vicenza, a nome dei 4.500 pubblici esercizi della provincia che attualmente non possono svolgere la loro attività a causa delle restrizioni legate al Covid-19: ristoranti, pizzerie, trattorie, bar, pasticcerie (che operano solo con modalità da asporto e delivery), società di catering-banqueting, discoteche.
“Sarà un momento importante per dare un segnale forte e pubblico di preoccupazione e insoddisfazione sulle modalità con le quali il Governo sta gestendo l’impatto della crisi sanitaria ed economica sui nostri settori– afferma il presidente Baratto -. Andiamo a Roma per ribadire che le imprese meritano di sapere come e quando ripartiranno: non c’è, infatti alcun dubbio, che siamo nelle condizioni di riaprire e farlo in sicurezza nel rispetto, come sempre, dei protocolli. Ma dobbiamo farlo prima che sia troppo tardi per non trovarci con un settore falcidiato dalle chiusure, con tutto quello che ciò comporta sul fronte dell’impatto sociale per gli occupati e delle prospettive di rilancio del turismo”.
Una posizione che Fipe intende porre sul tavolo anche del ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti. “La nostra sarà una protesta ordinata, pacifica e allo stesso tempo determinata, com’è nel nostro stile e come dimostra il costante confronto di Fipe-Confcommercio con il CTS per trovare una soluzione a questo blocco che riteniamo non più giustificato – prosegue il presidente Gianluca Baratto -. Siamo pronti a discutere su tutto, dalle prenotazioni obbligatorie alla misurazione delle temperatura fino alla riapertura graduale in base alle modalità e tipologia di servizio offerto, ma vogliamo una data certa per far partire un percorso che ci porti quanto prima a tornare alla normalità”.
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