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FEDERALBERGHI VICENZA: ABOLIRE L’OBBLIGO DEL CARTELLO PREZZI NEGLI HOTEL

Lo chiede il presidente Oscar Zago, dopo i recenti accertamenti della Guardia di Finanza sul rispetto della norma regionale

mercoledì 09 ottobre 2024
FEDERALBERGHI VICENZA: ABOLIRE L’OBBLIGO DEL CARTELLO PREZZI NEGLI HOTEL FEDERALBERGHI VICENZA: ABOLIRE L’OBBLIGO DEL CARTELLO PREZZI NEGLI HOTEL

Abolire l’obbligo, imposto dalla Regione Veneto, di esposizione del “cartello prezzi” negli alberghi. È quanto chiede Federalberghi-Confcommercio Vicenza a seguito dei recenti controlli della Guardia di Finanza, che ha contestato a 5 operatori del Vicentino di non aver ottemperato alla disposizione. “La Guardia di Finanza fa il suo lavoro – spiega Oscar Zago, presidente di Federalberghi-Confcommercio Vicenza -, che è quello di verificare il rispetto delle norme ed è chiaro che finché una legge è in vigore bisogna rispettarla. Detto questo, però, non c’è alcun dubbio che quello dell’esposizione del cartello dei prezzi nelle camere degli alberghi è un obbligo obsoleto, introdotto per la prima volta oltre vent’anni fa, quando le dinamiche commerciali erano completamente diverse e pure l’informazione al cliente”.

Per il presidente Zago: “questa disposizione andrebbe abrogata ed è quanto ci prepariamo a chiedere alla Regione Veneto, perché fa parte di quell’insieme di adempimenti inutili che appesantiscono solo il lavoro degli imprenditori”.  

Oggi, infatti, non c’è nulla di più chiaro dei prezzi degli alberghi: chi prenota lo fa nella maggior parte dei casi attraverso i siti delle strutture ricettive o nei principali portali Internet, dove sono indicati con notevole evidenza. “Al cartello dei prezzi non bada più nessuno e non serve certamente per tenere sotto controllo le quotazioni delle camere vendute negli hotel – conclude il presidente degli albergatori vicentini - , che rispondono sempre, ad un’altra legge, questa sì fondamentale: quella del libero mercato, ove ogni impresa può scegliere le proprie politiche commerciali. Infine, va evidenziato che nessuna sanzione è stata rilevata sull’imposta di soggiorno, a piena dimostrazione della correttezza degli operatori del settore”.

ATTENZIONE: La notizia è riferita alla data di pubblicazione dell'articolo indicata in alto, sotto il titolo. Le informazioni contenute possono pertanto, nel corso del tempo, subire delle variazioni non riportate in questa pagina, ma in comunicazioni successive o non essere più attuali.

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