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OGNISSANTI, UN PONTE PER OLTRE 10 MILIONI DI ITALIANI

Indagine Federalberghi sul movimento turistico previsto il prossimo weekend: le partenze hanno destinazione Italia nel 90,5% dei casi

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giovedì 28 ottobre 2021
OGNISSANTI, UN PONTE PER OLTRE 10 MLN DI ITALIANI OGNISSANTI, UN PONTE PER OLTRE 10 MLN DI ITALIANI

“L’emozione per il viaggio sta tornando a farsi sentire. Gli italiani hanno scelto il ponte di Ognissanti per rompere gli indugi e ricacciare indietro la paura del contagio, grazie alla maggior sicurezza acquisita dall’alta percentuale di vaccinati”.
Commenta così Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, il risultato dell’indagine previsionale effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions riguardo il movimento turistico degli italiani relativo alla prima vacanza pre-natalizia, quella che segna virtualmente l’apertura della stagione invernale.
Saranno 10 milioni e 535 mila gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti. Il 90,5% resterà nel Belpaese mentre il 9,5% andrà all’estero. Quasi il 70% di chi resterà in Italia (69,8%), rimarrà nella stessa regione di residenza.

Tra le mete preferite, nel Belpaese, le località d’arte (27,7%), la montagna (22,5%) e il mare (20,5%). Seguono le località termali (6,8%) e il lago (5,9%).

Per chi andrà all’estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (63,0%), il mare (13,1%), le grandi capitali extraeuropee (13,0%) e la montagna (4,3%).

La stragrande maggioranza degli intervistati (63,4%) ha scelto di andare in vacanza per il ponte di Ognissanti per rilassarsi, il 22,8% per divertirsi e il 21,4% per raggiungere la propria famiglia.

Ma dove alloggeranno? La casa di parenti e amici sarà la scelta privilegiata per il 26,4% dei vacanzieri; a seguire l’albergo (23,5%) e, ben distanziati, la casa di proprietà (18,1%) e il bed & breakfast (14,4%). La durata media del soggiorno sarà di 3,4 notti trascorse fuori casa.

Secondo la ricerca, la spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 388 euro a persona (363 euro in Italia e 558 all’estero). Il giro di affari complessivo, dunque, si attesterà su circa 3,16 miliardi di euro.

Le spese di pernottamento incidono sul budget per il 22,2%; le spese di viaggio per il 19,1%, e quelle relative ai pasti per il 28,7%. Il capitolo più corposo della spesa (30,0%) riguarda le altre voci (lo shopping, i divertimenti, etc.), a conferma della capacità del turismo di “distribuire” ricchezza sul territorio, ben oltre i confini classici del settore.

Interessante anche notare che il 40,5% degli intervistati dichiara di contattare direttamente la struttura ricettiva per prenotare il proprio soggiorno tramite il sito internet, il telefono o l’e-mail.

E chi non andrà in vacanza? Nel 47,8% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per mancanza di soldi; il 34,6% per motivi familiari ed il 25,5% per motivi di salute.

 “Quello che traspare dai questi dati – evidenzia il presidente di Federalberghi - è che si ha forte il desiderio di tornare alla tradizione senza lasciare l’Italia ma anzi, immergendosi nello splendore delle nostre città d’arte, ovvero quelle che risultano essere le destinazioni prescelte dalla maggioranza dei viaggiatori. Il che significa dare linfa a località prestigiose e celebratissime del nostro Paese che tuttavia hanno patito e stanno ancora patendo gli effetti più devastanti della pandemia. Auspichiamo – conclude Bocca - che si prosegua sulla strada del forte sostegno al settore. Perché a fronte di questi dati rassicuranti, siamo consapevoli del fatto che il terremoto provocato dalla pandemia abbia lasciato il segno e non possiamo permetterci il rischio che essa continui a penalizzare il sistema dell’ospitalità italiana”.
 

LA METODOLOGIA - L’indagine, che riguarda tutti i tipi di vacanza, non solo quella in albergo, è stata effettuata dall’Istituto ACS Marketing Solutions nel periodo compreso tra il 18 e il 22 ottobre 2021 intervistando con il sistema C.A.T.I. (interviste telefoniche) un campione di 3000 italiani maggiorenni, rappresentativo di oltre 50 milioni di connazionali maggiorenni. Il campione è stato costruito in modo da rispecchiare fedelmente la popolazione di riferimento, tale da includere anche i minorenni, mediante l’assegnazione di precise quote in funzione di sesso, età, grandi ripartizioni geografiche e ampiezza centri.

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