Secondo un'indagine di Federalberghi sul "ponte" dell'Immacolata, saranno più di tredici milioni gli italiani che hanno programmato una vacanza per l'8 dicembre, per un giro di affari stimabile in 4 miliardi e 461 milioni di euro, considerata una spesa media pro-capite di 432 euro a persona, che si indirizzeranno quasi esclusivamente in Italia (96,3%). Una congiuntura felice dovuta al fatto che il giorno festivo quest'anno cade di venerdì, rendendo possibile allungare di un giorno il fine settimana. Il giro d'affari sarebbe potuto essere ancora più grande se non fosse stato per l’aumento dei prezzi che sta caratterizzando questo periodo. Infatti, il 35,6% dei vacanzieri ha deciso di ridurre la spesa per questa vacanza proprio a causa dell’inflazione.
Chi ha deciso di partire, nella maggior parte dei casi (43,4%) quest’anno si è mosso con largo anticipo prenotando la vacanza un mese prima. Solo il 3,7% (contro il 5,9% dello scorso anno) ha scelto destinazioni estere, solitamente concentrate nelle grandi capitali europee. Inoltre, il 55,8% di chi resterà in Italia, si muoverà nella stessa regione di residenza. La durata media sarà di 3,3 notti trascorse fuori casa.
LA MOTIVAZIONE – La ricerca del relax è il movente che spinge la maggior parte degli italiani (44,9%) a concedersi una vacanza in questo ponte. Segue al secondo posto il desiderio di ricongiungersi con i propri familiari (35,3%) e al terzo la voglia di divertimento (25,4%).
DOVE ALLOGGIARE – La casa di parenti e amici (35,2%), insieme ad alberghi e villaggi turistici (26,6%) sarà l’alloggio scelto dalla maggior parte dei vacanzieri; ben
distanziati seguono i bed & breakfast (14,8%), le case di proprietà (11,7%), i rifugi alpini (5,6%) e il soggiorno in residence (3,5%).
LE SPESE - Come di consueto, la spesa dei turisti si distribuisce su tutte le componenti della filiera: il 23,2% del budget è destinato ai pasti, il 20,5% al pernottamento, il 28,9% ai viaggi e il 14,1% allo shopping.
LA PRENOTAZIONE - In occasione di questo 8 dicembre le prenotazioni sono state effettuate con largo anticipo: il 25,7% ha infatti organizzato la vacanza tre settimane prima e il 43,4% addirittura con un mese di anticipo.
LE ATTIVITÀ - Le attività principali consisteranno in passeggiate (43,2%), escursioni e gite (27,4%), partecipazione a eventi enogastronomici (22,2%), visita a musei o mostre (14%) e a monumenti (13,6%).
GLI SPOSTAMENTI – Il 74,5% dei vacanzieri utilizzerà la propria macchina per recarsi nei luoghi di villeggiatura. Il 14% viaggerà in aereo e l’8% in treno. La comodità ha prevalso nella scelta del mezzo (65,2%).
I MOTIVI DI NON VACANZA – Nel 45% dei casi gli intervistati dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per motivi economici, il 14,4% perché partirà in un altro periodo e il 12,4% per motivi familiari.
Bocca: "Si stringe la cinghia, ma al piacere del viaggio non si rinuncia"
Commentando i dati dell'indagine Federalberghi, il presidente Bernabò Bocca ha sottolineato che "sicuramente la festività che il calendario 2023 ha fatto cadere di venerdì, ha aiutato i nostri concittadini nel progettare un viaggi. Rispetto allo scorso anno, è stato rilevato un aumento del giro di affari, ma nello stesso tempo abbiamo constatato dai numeri che la parola d’ordine per gli italiani in viaggio quest’anno sarà risparmio".
"Si tende sostanzialmente – ha aggiunto Bocca – a tagliare sulle spese relative all’alloggio, al cibo e ai divertimenti e si pianifica magari una vacanza più breve. Però una cosa sembra chiara: gli italiani stringono la cinghia e non rinunciano a partire".
"Per noi – ha concluso Bocca – la performance legata al ponte dell’Immacolata rappresenta una prova generale nella prospettiva delle festività natalizie ormai vicine. Per questo vorrei considerare questi risultati, sempre con la massima prudenza, un buon auspicio per lo scenario che avremo di fronte in un futuro molto prossimo".
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