L’emergenza sanitaria Covid-19 ha stravolto la vita di milioni di persone e di imprese. Tra queste ultime ci sono i pubblici esercizi, bar e ristoranti principalmente, che dall’11 marzo 2020, giorno in cui è stata decretata la prima chiusura obbligatoria per contenere i contagi, fino all’entrata in vigore del “Decreto Natale” (con analoga chiusura obbligatoria per tutti pubblici esercizi fino al 6 gennaio 2021), tra restrizioni e riduzioni d’orario, hanno dovuto fare i conti con una nuova organizzazione dell’attività lavorativa, per mantenere il contatto con la clientela e la sopravvivenza stessa del loro locale.
Il take away e la consegna a domicilio si sono rivelati strumenti utili per continuare la propria attività e allo stesso tempo dare un servizio alla clientela, “invitata” a muoversi il meno possibile dalle proprie case.
Conosciuti e rinomati ristoratori come Renato Rizzardi del ristorante “La Locanda di Piero” a Montecchio Precalcino, o Antonio Chemello de “La trattoria da Palmerino” a Sandrigo, o lo chef tre stelle Michelin Massimiliano Alajmo de “Le Calandre” di Sarmeola di Rubano (PD) hanno adattato le loro proposte culinarie al delivery e al take away, studiando non solo l’adattamento dei loro piatti alla modalità “consumo a casa” anziché al ristorante, ma anche mettendo a punto il packaging più adeguato e l’organizzazione delle modalità di consegna.
Con questa stessa logica Lorenzo Farina, imprenditore di grande esperienza nel settore food&beverage, attualmente titolare di un conosciutissimo locale a Roma, ha organizzato il servizio delivery, puntando sia su un menu ad hoc, sia sulla riconoscibilità dei propri addetti alla consegna a domicilio, che oltre al cibo provvedono a recapitare a casa del cliente sorrisi e simpatia, il tutto con un abbigliamento “da momenti speciali”.
Nelle interviste che potrete ascoltare cliccando sui video presenti in questa pagina (registrate alcune settimane fa, dunque prima degli ultimi provvedimenti restrittivi), vi proponiamo le loro testimonianze, con l’auspicio che possano essere lo spunto di nuove idee sia per le imprese che già si cimentavano con il delivery e take away, sia per quelle, e sono tante, che vi si avvicinano per la prima volta a questi servizi.
Inoltre, Confcommercio Vicenza, con l’obiettivo di agevolare le imprese nel superare questo difficilissimo momento e per dare ulteriore visibilità ai pubblici esercizi che fanno take away e delivery ha attivato sul sito ristoratoridivicenza.it una pagina dedicata.
Grazie all’intesa con Develon, società vicentina tra le più importanti realtà nazionali specializzate in servizi digitali, è stato reso disponibile il servizio evoluto “Book2day”. Questa piattaforma on line consente agli operatori del settore food&beverage di ricevere via web le prenotazioni della clientela e al cliente di consultare rapidamente - da pc, smartophone o tablet - i menu proposti, scegliere data e ora del servizio desiderato e di pagare comodamente on line con carta di credito, così come alla consegna dell’ordine.
Per tutte le informazioni su come inserire il proprio locale nella piattaforma “Book2day” chiamare gli uffici Confcommercio Vicenza (0444 964300).
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