Guardando al miglioramento progressivo del quadro sanitario delineato dalla pandemia Covid, il settore dei pubblici esercizi chiede, quantomeno, di semplificare i controlli sul green pass. Molti titolari di bar e ristoranti, anche nel Vicentino, ritengono che il tempo da dedicare alla verifica del certificato verde per accedere alle loro attività sia esaurito. Come conferma Gianluca Baratto, presidente dell’Associazione provinciale Pubblici Esercizi – FIPE di Confcommercio Vicenza: “Il tema è molto attuale – dice Baratto – e va inquadrato alla luce non solo del calo dei contagi nel nostro Paese, ma anche di quanto sta avvenendo nel resto d’Europa, dove ci si avvia al superamento del green pass. Crediamo, infatti, che anche in Italia i tempi siano maturi, almeno, per introdurre fin da subito il principio dell’autoresponsabilità nell’utilizzo della certificazione verde, cioè in caso di controllo da parte delle Forze dell’Ordine, solo l’avventore dovrebbe rispondere del possesso del green pass”.
Che l’attività di controllo per il settore dei pubblici esercizi equivalga ad un ulteriore onere, oltre a quelli sopportati dalle restrizioni caratterizzanti due lunghi anni di pandemia e crisi, è un dato di fatto, così come sia una modalità che contribuisce a far lievitare i costi per le imprese. Per questo FIPE Confcommercio sta agendo a livello nazionale per rimuovere tale onere. A tal fine è dei giorni scorsi la lettera del Presidente di Fipe – Confcommercio Lino Enrico Stoppani ai ministri della Salute e Sviluppo Economico Roberto speranza e Giancarlo Giorgetti, con la richiesta di immediate semplificazioni. “In uno Stato democratico – scrive Stoppani – è fondamentale salvaguardare l’equilibrio tra utilità sociale delle misure di legge e le complicazioni che creano ai singoli cittadini e agli imprenditori. È importante e costruttivo - continua la lettera - adattare le regole al miglioramento della situazione verso una dimensione di normalità. E, nella normalità, gli imprenditori non fanno i controllori”.
“Condividiamo in toto le parole del presidente Stoppani e la richiesta della FIPE – afferma Gianluca Baratto – anche perché la stragrande maggioranza di noi operatori pensa che l’efficacia del green pass come convincimento a vaccinarsi sia ormai esaurita, nel senso che, anche per accedere nei pubblici esercizi, abbia scavallato la massima efficacia. Pertanto crediamo non abbia più senso tenere migliaia di imprese del nostro settore sotto scacco, a fronte di una esigua minoranza di italiani che non ha fatto il vaccino. Anche perché, con altissima probabilità, queste persone non si vaccineranno mai, ed è quindi più producente concentrarsi sul modo di far progredire la normalità piuttosto che perseverare con le eccezioni”.
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